tag:blogger.com,1999:blog-5355132306596835189.post5597594073871507711..comments2023-03-19T15:17:25.116+01:00Comments on Stefano Fait - Note Sparse: Si può evitare una Terza Guerra Civile Europea (studiando il caso jugoslavo)Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02862168215004231347noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-5355132306596835189.post-15670115711105662852012-01-04T09:40:37.676+01:002012-01-04T09:40:37.676+01:00Antonio Evangelista, Vice Questore Aggiunto e Capo...Antonio Evangelista, Vice Questore Aggiunto e Capo della squadra mobile di Asti, nonchè ex comandante del contingente italiano presso la missione ONU in Kosovo (UNMIK). <br />Che bello sapere che ci sono lettori di questo calibro!<br />Mi vado a cercare i due libri citati, anche perché sospetto che l'Alto Adige (e l'Italia) siano a rischio di sviluppi analoghi.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/02862168215004231347noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5355132306596835189.post-59063225567553776312012-01-03T19:57:15.974+01:002012-01-03T19:57:15.974+01:00gentile stefano trovo l'analisi molto interess...gentile stefano trovo l'analisi molto interessante a fronte di esperienze personali vissute nei balcani (kosovo e bosnia)dove ho operato come funzionario dell'Onu prima e dell'Unione Europea. in merito ho scritto due libri pubbicati con il titolo LA TORRE DEI CRANI e MADRASSE....sto concludendo il terzo in cerca di editore. condivido anche le osservazioni assolutamente puntuali di aredna....ci sono documenti ufficiali e testi in abbondanza, a distanza di anni, che dimostrato come le guerre balcaniche siano state un campione di manipolazione, disinformazione e "dolo internazionale". consiglio la visione di un interessante documentario THE WEIGHT OF CHAIN....dove si ricava con evidenza palmare come i cd. odii religiosi ed etnici siano stati NON la causa delle guerre, bensì gli effetti. un rispettoso saluto.<br />antonio evangelistatoninoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5355132306596835189.post-46875571092554980282011-12-09T10:15:04.089+01:002011-12-09T10:15:04.089+01:00Intanto ringrazio. Senza critiche non si matura ed...Intanto ringrazio. Senza critiche non si matura ed ogni commento intelligente ed informato arricchisce il testo portando alla luce nuove prospettive, a beneficio di tutti i lettori che verranno dopo. Un blog è fatto dall'autore ma anche dai lettori/commentatori.<br />A questo proposito, segnalo un altro articolo sulla questione jugoslava che potrebbe meritare un ulteriore commento critico (riguarda il Kosovo):<br />http://fanuessays.blogspot.com/2011/10/un-po-di-chiarezza-sullintervento-in.htmlAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/02862168215004231347noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5355132306596835189.post-63000078051682246732011-12-08T15:30:29.919+01:002011-12-08T15:30:29.919+01:00Articolo molto interessante, complimenti!
Un unico...Articolo molto interessante, complimenti!<br />Un unico appunto. Trovo di una faciloneria che stride con l'accuratezza del resto dell'argomentazione quella frase buttata lì: "I Serbi, Milosevic in primis, restano comunque i principali responsabili di ciò che è avvenuto". A parte l'utilizzo della categoria "i serbi", piuttosto fastidioso, è difficile sostenere che le colpe di Milosevic siano poi così più nette di quelle di Tuđman o Izetbegovic. E' evidente che tutte le elite politiche repubblicane lavorarono fin dagli '80 per la dissoluzione. Per analizzare le cause di questo fatto servirebbe un altro saggio, ma credo che siano da ricercare nella distribuzione dei poteri pensata da Tito nella Costituzione del '74 (pensata per garantire transizione e pace dopo la sua morte, portò la Jugoslavia tra le braccia dei nazionalismi. Fu sicuramente l'errore più grave di Tito).<br /><br />Anche la decisione presa dopo l'epurazione di Rankovic di abbandonare il tentativo di "fare gli jugoslavi" e iniziare a sottolineare l'appartenenza "etinica" (più correttamente "nazionale") fù il frutto di dinamiche un po' più complesse rispetto al semplice fatto che "molti Serbi stavano tentando di impadronirsi clandestinamente dei centri di potere dell’intera nazione". La realtà è che la misura venne presa innanzitutto per togliere la terra da sotto i piedi alle rivendiacazione nazionalistiche dei Croati e degli albanesi kosovari in primis, i cui nazionalismi cavalcavano la presunta supremazia serba dentro alla Jugoslavia per propagandare il loro sciovinismo. Allora Tito decise per la politica dell'"accuratezza etnica". Dentro al partito, in esercito e polizia, nelle fabbriche, ovunque, la percentuale degli impiegati doveva rispecchiare fedelmente la proporzione nazionale del luogo. Ancora una volta una scelta fatta in buona fede che però alla lunga rese molto più tortuoso il percorso per creare una nuova nazionalità jugoslava. (Col senno di poi un altro errore di Tito, ma la storia fatta a posteriori è un esercizio un po' vano ed è difficile avere la prova che l'unica alternativa non sarebbe stata una repressione brutale ,e forse ancor più controproducente, dei nazionalismi locali). <br />Credo che il voler soppesare un tanto al chilo le colpe delle guerre sia esercizio vano. <br /><br />Comunque sia, ho trovato la lettura dell'articolo molto interessante. Non prenderla come una critica esagerata, tanto più che riguarda solo poche righe dello scritto, mentre molte altre forniscono spunti di riflessione preziosi.dge forhttps://www.blogger.com/profile/00531935237953888439noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5355132306596835189.post-25055451567706840692011-11-27T19:49:04.036+01:002011-11-27T19:49:04.036+01:00grazie Stefano, lettura molto interessantegrazie Stefano, lettura molto interessanteFrancesco Bottohttps://www.blogger.com/profile/07752639886330977282noreply@blogger.com