giovedì 12 gennaio 2012

Guardatevi dalle Idi di marzo - come prevedere la data d'inizio della Terza Guerra Mondiale




Le idi di marzo erano un giorno festivo dedicato al dio della guerra, Marte.
Wikipedia

INDOVINO: Guardati dalle Idi di marzo.
CESARE: Che uomo è quello?
BRUTO: Un indovino vi ingiunge di guardarvi dalle Idi di marzo.
William Shakespeare, “Giulio Cesare”

Le sanzioni economiche e finanziarie esaminate, lungi dall'essere un'alternativa a scosse, di cui altri sollevano del resto la minaccia, conducono ad esse per gradi. Gli embarghi, ivi estendendosi e indurendosi, si approssimano ai blocchi. Ma i blocchi, nel diritto internazionale, sono già degli atti di guerra. E per non parlare della guerra dell'ombra, di certo guidata da altri, che già miete le sue vittime. Decisamente, l'ostinazione della diplomazia francese a perseguire un cammino di conseguenze incalcolabili e a invischiarvi i suoi partner evoca la formula di Mark Twain: "Per colui che non ha che un martello, tutto prende la forma di chiodi".
François Nicoullaud, ex ambasciatore francese a Teheran – “Smettiamo di farci paura: la bomba iraniana non è per domani!”, Le Monde, 16-11-2011
L'articolo che segue è stato pubblicato pochi giorni fa su Le Monde. Rappresenta il punto di vista di François Nicoullaud. La traduzione è a cura di Davide Rocco.
citazioni dall’originale in francese (l’articolo è stato convenientemente rimosso dal sito di Le Monde):

In questa fase storica il mondo si avvia verso la terza guerra mondiale per una seria di ragioni, la principale delle quali è il controllo della popolazione mondiale, che sta cominciando a rendersi conto che è tempo di unirsi contro gli invasori:
Un’altra è la lotta intestina tra fazioni, con gli Stati Uniti nella parte del bullo indebolito che sta per raccogliere quel che ha seminato: il risentimento dell’intero pianeta. Diverse nazioni (in particolare Russia, Cina, India) stanno preparando l’abbandono del dollaro: hanno fatto man bassa di oro e sottoscritto accordi commerciali bilaterali che escludono il dollaro. Il Venezuela ha richiamato in patria le sue riserve auree.
I patetici, pionieristici, tentativi di Iraq e Libia di fare lo stesso (nel 2000 l’Iraq aveva deciso di vendere il suo petrolio in euro e l’Iran era pronto a seguirlo) sono finiti come sappiamo.
Asia Times – Aprile 2011
Traduzione italiana qui:
La Francia appoggiò l’iniziativa irachena e mandò avanti la PNB-Paribas:
E si guadagnò il rinnovato livore di Washington e di Hollywood:
L’India sta esaminando la possibilità di stringere accordi con l’Iran per aggirare l’embargo americano del petrolio iraniano, pagando in oro:
La Cina preferirebbe farlo usando lo yuan:
Giappone e Cina (terza e seconda economia globale) abbandonano il dollaro:
India e Giappone abbandonano il dollaro:
Cina e Russia abbandonano il dollaro:
Russia ed Iran abbandonano il dollaro su iniziativa russa (!!!):
“La Cina ha attaccato le sanzioni "unilaterali" all'Iran imposte dagli Stati Uniti con la firma di Barack Obama su una legge che mette nel mirino la Banca centrale di Teheran. "La Cina e' contraria a mettere una legge nazionale al di sopra del diritto internazionale e a imporre sanzioni unilaterali contro altri Paesi", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Hong Lei”.
La bolla cinese sta per esplodere a causa della crisi del mercato immobiliare e dei debiti contratti dai governi regionali, ma il governo cinese può cavarsela se riesce a scaricare la crisi sugli Stati Uniti, così come questi ultimi hanno fatto con l’Europa. È una questione di sopravvivenza: uno dei due giganti dovrà crollare e la Russia ha già scelto da che parte starà. Le sue navi sono in Siria, a rintuzzare l’offensiva occidentale.
La guerra inizierà quest’anno, perché Panetta ha dichiarato che entro la fine del 2012 l’Iran potrà sviluppare l’atomica e questo è uno scenario inaccettabile (è falso, le conclusioni degli ispettori dell’AIEA non fornito alcuna indicazione in tal senso - ma quel che importa è che è quel che vogliono far credere):
Qualche giorno fa si è però contraddetto:
e quasi certamente entro settembre, in quanto dopo l’estate sarà troppo tardi: gli Iraniani saranno riusciti a sparpagliare il loro programma atomico e il sito di Fordo, nel cuore delle montagne di Qom, pressoché inespugnabile, sarà a pieno regime:
Secondo gli analisti di Religare [http://www.religarecm.com/] c’è un 50% di possibilità che l’attacco israeliano avvenga all’inizio di febbraio, cioè entro un mese!
Il picco israeliano non coincide con quello americano che è invece spostato verso aprile-maggio (con un altro picco immediatamente prima delle elezioni presidenziali d’inizio novembre).
Perché a marzo?
Perché a marzo s’intersecano i picchi di opportunità di Israele e Stati Uniti (cf. grafico di religare), perché le elezioni parlamentari iraniane si tengono ad inizio marzo, così come le presidenziali russe (fase di transizione, disordini interni altamente probabili):
perché il Ministro per l'Energia dell'Iran, Mazhid Namizhu ha comunicato che il 20 marzo del 2012, grazie alla collaborazione russa, entrerà in funzione a pieno regime la prima centrale nucleare dell'Iran, a Busher:
Nello stesso giorno, che marca la fine dell’anno iraniano (il 21 marzo è il primo giorno dell’anno iraniano), sarà inaugurata la borsa dell’energia iraniana, un altro passo verso l’autodeterminazione:
Secondariamente, Assad ha promesso un referendum costituzionale per marzo, si sottoscrive il patto fiscale dell’eurozona, un passo ulteriore verso gli Stati Uniti d’Europa e la Grecia rischia il default. Per qualche ragione sembra che marzo 2012 debba essere un mese di svolte epocali.

Non siamo condannati a ripetere ogni volta gli stessi errori, ciclicamente, ineluttabilmente.
La guerra, questa guerra dalle conseguenze indescrivibili:
e che i meglio informati, nello stesso Israele, considerano una calamità ed un delirio:
non è inevitabile. Noi possiamo mobilitarci per bloccare il mondo, in modo che i potenti siano costretti ad interrompere le loro partite a scacchi a danno di tutti noi e della natura che ci circonda e del pianeta che ci ospita.
Possiamo forse prevenire anche un Secondo Olocausto:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/10/verso-un-secondo-olocausto.html

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