Mario il Grigio ha assicurato
che, con le sue liberalizzazioni, ha sconfitto i “poteri forti”, libererà gli
italiani dalle tasse occulte e (udite, udite!) il Pil italiano, nei “prossimi
anni aumenterà del 10%. Queste non sono dichiarazioni; questi sono i fuochi d’artificio
della notte di Capodanno! Vediamo.
a- così apprendiamo che i “poter
forti” in questo paese sono taxisti, farmacisti, avvocati e via di questo
passo. Noi credevamo che i “poteri forti” fossero le banche, le multinazionali,
il Vaticano, la Nato e invece… d’ora in poi, quando prendete un taxi o entrate
in farmacia fatelo con circospezione: avete a che fare con un uomo dei poteri
forti!
b- gli italiani saranno
liberati dalle “tasse occulte”: può darsi, per ora Mario il Grigio li sta
abboffando di tasse palesi;
c- ma la più bella è quella
del Pil “che crescerà del 10%” secondo imprecisate stime di Ocse e
Bankitalia. Benissimo, ma in quanto tempo?
…con la grandinata di tasse,
di tagli alla spesa pubblica ecc. non si capisce da dove dovrebbe venire la
ripresa: non ci riesce manco se ci pittiamo la faccia di giallo e ci facciamo
venire gli occhi a mandorla!
E qui sta la trovata: la
ricetta tedesca della “austerità espansiva”, uno dei più divertenti ossimori
del secolo (come dire “la carestia nutriente” “il solido liquido” “la
perversione virtuosa” ecc.)
Per cui, la cosa più probabile
è che la politica del pareggio di bilancio subito e ad ogni costo, non produrrà
crescita e, al posto di una austerità espansiva, ci troveremo una politica
deflattiva, che non coglierà neppure il pareggio di bilancio, perché
determinando recessione, produrrà anche meno gettito fiscale.
Insomma questa del 10% del Pil
in più, fa il paio con il milione di posti di lavoro di Berlusconi. Ma questo
non importa a Mario il Grigio che, sprezzante del ridicolo, offre sempre nuove
performances per suggestionare gli italiani. Inimitabile!
A proposito: Monti ha
nuovamente ripetuto che lui ed il suo governo non hanno intenzione di
presentarsi alle prossime elezioni politiche. Il che mi sembra un’ennesima
conferma che, in qualche modo, lo farà.
Angelo Iannacone pone delle
domande (retoriche) a Giannuli:
“È un piacere enorme leggerti
e potersi rincuorare constatando che a sinistra, per quanto sia ormai un’assoluta
rarità, c’è ancora vita: ci sono teste pensanti, capaci di analisi lucide e
critiche.
In un momento in cui la stampa
pressoché all’unisono (Repubblica in testa) riesce solo a fare da clack al
governo delle banche, cominciavo veramente a temere di essere un potere forte,
un lobbysta o quantomeno, come avvocato, un sostenitore di posizioni
esclusivamente corporative. Rincuorato quindi dalle tue parole, visto che
almeno tu non sei sospetto di simpatie lobbystiche, vorrei farti qualche
domanda:
1) Nell’antica Roma si
ricorreva (per un periodo molto limitato e comunque non superiore a sei mesi)
al Dittatore in situazioni straordinarie di grave emergenza e difficoltà per
superarle, ma percorrere sostanzialmente la stessa strada non trovi che, oltre
a comportare i pericoli connaturati alla scelta, comporti ancora maggiori
rischi quando ci si affidi per tale ruolo a coloro, che erano ai vertici o
comunque sono espressione di quelle forze (banche), che hanno la maggiore
responsabilità della crisi ?
2) Non trovi che ci sia una
pericolosa sospensione della democrazia con giornali e partiti politici tutti
allineati e che non danno alcuno spazio al dissenso (non si discute del merito
delle c.d. liberalizzazioni e chi dissente viene “linciato” quale lobbysta,
potere forte ecc., senza neppure consentirgli di esprimere le proprie ragioni)?
3) Quest’uso spregiudicato del
“divide et impera”, sfruttando anche i risentimenti se non l’invidia di una
categoria contro l’altra, non potrebbe avere effetti devastanti in un momento,
in cui una concreta e reale equità ed una ritrovata unità d’intenti per uscire
dalla crisi sembrano indispensabili?
4) La tendenza alla sparizione
del giornalismo d’informazione a vantaggio del giornalismo “clack” a servizio
del potere è irreversibile?
5) La prospettiva verso cui si
sta procedendo è quella di una società, in cui i ceti medi scompariranno?
quella di una società in cui scompariranno professioni e lavoro autonomo (che
nel momento in cui sono dei fornitori dell’impresa diventano dei costi e quindi
un problema da eliminare) per lasciare spazio solo al lavoro alle dipendenze
dell’impresa, che finirà con il condizionare tutte le scelte politiche e
sociali ancora più di quanto già avviene oggi?
6) Se così è qual è il
vantaggio per i ceti popolari e per il “consumatore”?
7) Una sinistra che per uscire
dalla crisi sa solo affidarsi al governo delle banche, cioè di quei poteri che
hanno le maggiori responsabilità della crisi, confessando quindi tutta la
propria inadeguatezza, potrà mai candidarsi seriamente e credibilmente alla
guida del Paese ?
8) Se i sistemi socialisti
hanno fallito, il sistema capitalistico non ha anche esso fallito ?
9) La sinistra sa quale futuro
si sta costruendo e quale vorrebbe costruire?
10) Credi che ci sia qualche “virus”,
che abbia infettato il nostro Paese, che si fa prima imbesuire da Berlusconi e
poi da Monti senza soluzione di continuità?
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