domenica 1 gennaio 2012

Si fa presto a dire amore




Ci sono solo quattro domande che contano nella vita, Don Octavio: Cosa è sacro? Di cosa è fatto lo spirito? Per cosa vale la pena vivere? E per cosa vale la pena morire?... La risposta ad ognuna è la stessa: solo l'amore.
Don Juan de Marco

Dici che ami il pollo e l'hai mangiato, dici che ami il fiore e l'hai tagliato, dici che ami il gatto e l'hai castrato. Dici che mi ami: sono preoccupato
Anonimo

L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L'amore non verrà mai menoLe profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.
Lettera ai Corinzi (13: 4-10)

Tre cose differenziano il vivere con l’anima di contro al vivere solamente con l’Io: la capacità di sentire e apprendere modi nuovi, la tenacia per percorrere una strada impervia, la pazienza di apprendere nel tempo l’amore profondo. L’Io, tuttavia, ha la tendenza naturale e la propensione a evitare l’apprendimento. La pazienza non è una sua dote.
Clarissa Pinkola Estés, “Donne che corrono coi lupi”

Voi pensate che noi siamo degli spietati criminali. Ma noi uccidiamo per amore, l’amore della nostra patria…Stiamo solo facendo della pulizia etnica, nulla di più
Paramilitare serbo, 6 giugno 1999.

Per amore dell' umanità, siate inumani!
Petizione rivoluzionaria alla Convenzione di Parigi.

In un romanzo vero ci sono tre personaggi che vivono e agiscono. Possiamo chiamarli San Giorgio, il Drago e la Principessa. Ogni romanzo deve conoscere il duplice tema dell'amore e della battaglia. Ogni romanzo deve avere tre personaggi: deve esserci una Principessa, l'oggetto da amare; deve esserci il Drago, l'oggetto da combattere, e deve esserci san Giorgio, che é il personaggio che ama e combatte. La nostra civiltà moderna mostra molti sintomi di cinismo e decadenza, ma di tutti i segnali della fragilità moderna e della mancanza di principi morali, non ce n'è nessuno così superficiale o pericoloso come questo: che i filosofi di oggi abbiano cominciato a dividere l'amore dalla guerra, e a collocarli in campi opposti. Non c'è sintomo peggiore di quello che vede l'uomo, fosse pure Nietzsche, affermare che dovremmo andare a combattere invece che amare. Non c'è sintomo peggiore di quello che vede l'uomo, fosse pure Tolstoj, affermare che dovremmo amare invece di andare a combattere. Una cosa implica l'altra. Una cosa implicava l'altra nel vecchio romanzo e nella vecchia religione, che erano le due cose permanenti dell'umanità. Non si può amare qualcosa senza voler combattere per essa. Non si può combattere senza qualcosa per cui farlo. Amare qualcosa senza desiderare di combattere per averla non é amore, ma lussuria.
G.K. Chesterton, “Una gioia antica e nuova : scritti su Charles Dickens e la letteratura”

Ci riempiamo la bocca con la parola amore, però amiamo rozzamente, narcisisticamente, in preda all’ansia, alla gelosia, alla dipendenza, all’aggressività, alla devozione, al desiderio, all’autocommiserazione ed all’invidia. Ci piace sapere che la persona che amiamo dice in giro che ci appartiene, come se amore e possesso coincidessero; preferiamo amare qualcuno finché la pensa come noi; uccidiamo per amor patrio.
Eppure, se non fosse per i mille modi, più o meno sgraziati o fulgidi, con cui tentiamo di amarci l’un l’altro, non sarebbe possibile attribuire alcun significato all’idea della dignità della persona, dell’inalienabilità dei suoi diritti: sarebbero involucri vuoti.
Non sappiamo amare, ma cesseremmo di essere umani se smettessimo di provarci. Qualcosa in noi, una saggezza più profonda ma non facilmente accessibile, ci spinge nella direzione giusta, anche se procediamo a tentoni. C’è speranza per noi.

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