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venerdì 16 dicembre 2011

Tecniche di manipolazione - conoscerle per difendersi (parte prima)






Le scoperte delle scienze cognitive e della psicologia sociale sono molto utili per gli scopi di chi intende ritorcere contro gli esseri umani le vulnerabilità e le aberrazioni cognitive e comportamentali che li contraddistinguono.

lenire il dolore: la scomparsa del dolore significa felicità. Si ordina a qualcuno di gettare qualcun altro in un fiume e poi lo si recupera: salvando la sua vita, si conquista un’eterna gratitudine. Diventa quasi impossibile deprogrammare la vittima di questo salvataggio fasullo. Vale anche per le crisi economiche (generate). Si crea il problema, si offre una soluzione vantaggiosa per il manipolatore: problema – reazione – soluzione. Ripristinando l’ordine si ricevono come ricompensa gratitudine e fiducia;
disseminare un sentimento di commiserazione e condiscendenza nei confronti di chi dissente, che è ancora più efficace dell’odio. È arduo prendere sul serio le ragioni di chi è comunque destinato all’inferno, alla rovina, alla follia. Inoltre questa strategia ingenera un senso di superiorità intellettuale e morale tra le pecore del gregge. Classica è l’accusa di complottismo, che equivale ad un marchio di infamia e riduce alla condizione di appestato intellettuale chi ne è colpito (il complottismo è contagioso? Vade retro!);
capro espiatorio / strategia della distrazione: trovare una vittima designata (ebreo, rom, straniero, gay) concentrando su di essa l’insoddisfazione, la frustrazione, il risentimento della folla, che altrimenti si rivolgerebbe contro l’élite. Le masse possono arrivare ad essere grate a chi ha fornito loro un conveniente bersaglio per il loro scontento. Odiare fa stare meglio chi soffre;
elenchi di regole: indurre le pecore, cioè a dire gli esseri umani irreggimentati, a seguire quante più regole possibili (più materialiste e liberticide sono, meglio è). Devono arrivare a credere che l’osservanza delle regole li pone automaticamente dalla parte del giusto. Ciò produce gratificazione, quiete, mansuetudine che ipnotizzano ed intossicano le persone, mentalmente, emotivamente e fisicamente. Armonia = mansuetudine = controllo assoluto;
strumentalizzazione della naturale tensione verso la libertà: confondere gli animi tramutando la ricerca della libertà in una ricerca di espansività fisica: la crescita economica, l’estensione territoriale della patria, la moltiplicazione dei beni superflui, il gonfiarsi dei muscoli;
pacificazione ed unità: la gente tende a credere che unità ed integrità coincidano nella pace. Chi non crede ad una speciosa unità d’intenti imposta dall’alto è un’anima perduta, una pecora nera (cf. capro espiatorio o commiserazione);
sicurezza: il posto più sicuro in assoluto è una cella d’isolamento, ma molta gente è disposta ad accettare una condizione servile in cambio di un po’ meno ansia ed un po’ più di senso di sicurezza. Si legga la “Leggenda del Grande Inquisitore” di Dostoevskij per maggiori lumi. 
verità: ogni menzogna è efficace solo in virtù del fatto che contiene una parte di verità. Più potente questa verità (es. anelito verso la libertà), più ipnotica sarà l’illusione menzognera;
gradualità: mitridatizzazione (un po’ di veleno alla volta e ci si abitua) o rana nella pentola (butta una rana nell’acqua bollente e questa salterà fuori, fai bollire l’acqua con una rana dentro e questa si lascerà cuocere);
“doloroso ma necessario”: la gente crede all’esperto che assicura che è meglio fare un sacrificio oggi che soffrire di più domani (es. Manovra Salva-Italia). Fuori il dente, fuori il dolore;
emotività: far leva sull’emotività della gente inibisce il discernimento critico dei singoli e rende vulnerabili all’instillamento di idee ed archetipi manipolatori (cf. il film “Inception”);
sindrome del Grande Fratello: coltivare l’ignoranza, la superficialità, il culto per tutto ciò che è esteriore, dozzinale, vacuo ed il disprezzo per la cultura e le persone di cultura (anti-intellettualismo). La conoscenza protegge, l’ignoranza espone ad ogni sorta di pericolo e di manipolazione: informare per resistere;
dare la colpa alla gente per le cose che non vanno: La crisi socioeconomica è colpa della gente, non degli speculatori e dei politici consenzienti. Far leva sul senso di responsabilità. Chi si oppone è ignorante ed irresponsabile (es. la recente, patetica filippica di Ferdinando Adornato contro la Lega Nord e l’Italia dei Valori);

Per maggior dettagli su certe autolesionistiche inclinazioni umane e su come contrastarle:

giovedì 15 dicembre 2011

L'Abolizione del Contante




SLATE, una rivista "liberal" di grande successo e di proprietà della Microsoft, fa balenare l'idea di abolire il denaro cartaceo per risolvere la crisi, prendendo spunto dalla cosiddetta “manovra Salva-Italia”, in particolare il progetto di abolire l’uso di contanti per transazioni superiori ai 1000 euro. 
L’autore trova che sarebbe opportuno che altre nazioni si rendessero conto dei benefici che derivano dall’eliminare tout court i contanti e lasciare che siano solo narcotrafficanti, spacciatori, evasori e criminali vari a farne uso. Più di tutto, sempre a suo dire, l’eliminazione dei contanti cancellerà il rischio recessivo. Infatti, continua l’autore, le banche centrali possono contrastare la recessione iniettando liquidità nel sistema economico per stimolarlo, tramite l’abbassamento dei tassi di interesse. Il problema odierno è che i tassi sono già così bassi che, come il Giappone del dopo-bolla, non si può scendere sotto lo zero. Il tasso non può scendere sotto zero a causa dell’esistenza dei contanti. In ogni istante i contanti in circolazione sono relativamente pochi rispetto al denaro digitalizzato. Ma se i tassi scendessero sotto zero, la cosa si tradurrebbe in una tassa per chi mantiene i soldi nel proprio conto in banca e a quel punto la gente preferirebbe metterli nel materasso. Cosa succederebbe, però, se non fosse possibile prelevare i soldi? Se le transazioni fossero tutte elettroniche, cosicché l’unica alternativa a tenere i soldi in un conto a tasso di interesse negativo fosse quello di spenderlo? Allora non ci sarebbero più depressioni. Troppa disoccupazione? Si abbassano i tassi sotto lo zero costringendo i risparmiatori a far circolare liquidità, facendo ripartire l’economia. Alcuni farebbero incetta di oro, diamanti e altri beni di lusso (rifugio). Ma anche questo servirebbe comunque a stimolare l’industria in quei settori ed il saggio investitore saprebbe che il prezzo dell’oro crollerebbe una volta che la recessione avesse termine e gli interessi salissero di nuovo (e chi lo dice? Nota mia). Oppure si potrebbe lasciar salire l’inflazione, cosa che avrebbe gli stessi effetti. L’autore però prevede che questa seconda opzione non piacerebbe alle élite economiche e politiche. “Togliere di mezzo i contanti, invece”, conclude l’autore, “è semplice ed elegante, e quindi succederà molto presto”.
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Ricapitolo le obiezioni dei commentatori:
* se non s’inventa un altro valore di scambio, questa strada metterà tutto il nostro denaro nelle mani di quei banchieri e ispettori governativi, ossia le stesse persone ed istituzioni che in questi anni hanno dimostrato di non meritare la nostra fiducia, visto che non hanno previsto la crisi quando diversi analisti li mettevano in guardia, non hanno saputo prendere dei provvedimenti adeguati, non hanno dimostrato di sapere che pesci pigliare, soprattutto non hanno mostrato la minima intenzione di punire i responsabili del collasso finanziario che ha innescato la recessione che ha sbriciolato le nostre società, quasi che fossero in combutta con loro. 
* cosa succederebbe nel caso di un colossale black-out?
* siete davvero disposti ad accettare che ogni transazione, fino all’acquisto più banale, sia tracciabile elettronicamente? Non voglio vivere in quel tipo di società.
* come si risparmiano i soldi per il pensionamento?
* il problema non è l’incetta di oro e diamanti, ma di terreni ed immobili, il che gonfia quelle bolle speculative che prima impediscono alle giovani generazioni di farsi una famiglia e poi, esplodendo, scatenano le crisi economiche planetarie.
* qualcuno pensa seriamente che la gente sarebbe pronta a depositare tutti i suoi soldi elettronicamente, senza l’opzione dei contanti, e dover pagare per questo servizio? Non penso proprio. L’unica reazione sarebbe una fuga dal sistema bancario ed una crisi di liquidità, ma senza risparmi non ci sarebbe alcuna rete di salvataggio.
* perché punire ulteriormente i risparmiatori, quasi fossero degli appestati, quando invece sono cittadini virtuosi che si comportano responsabilmente?
* in una società priva di contanti ciascun cittadino sarebbe una pedina di un ordine autoritario.
* le banche non controllano il nostro denaro, lo tengono per conto nostro, non possono sottrarcelo senza il nostro consenso. Gli interessi sono il sale dell’attività bancaria, perché fanno affluire liquidità che potrà essere prestato ad un certo interesse, generando un profitto, entro certi limiti. Questa è la ragione per cui se tutti ritirassero i loro soldi contemporaneamente ucciderebbero le banche. L’interesse serve appunto ad evitare questo tipo di fenomeno. Un altro modo per ottenere liquidità è chiederla alle banche centrali. Più basso è il tasso di interesse delle banche centrali, più convenienti saranno i loro prestiti. Se il tasso scendesse sotto lo 0, ad esempio a -1%, ciò significherebbe che per ogni 100 euro in prestito ne richiederebbe indietro 99. In questo modo le banche prosciugherebbero rapidamente le riserve delle banche centrali visto che, in pratica, guadagnerebbero soldi prendendoli in prestito e tenendosi l’eccedenza non restituita. Le stesse banche non farebbero mai calare il tasso di interesse sotto lo 0 perché, per la stessa ragione, chiuderebbero presto i battenti. Perciò starebbe alle banche centrali decidere se continuare a stampare denaro, producendo livelli inimmaginabili di inflazione, oppure affidarsi unicamente alle loro riserve, che non sono illimitate. In pratica, in ogni caso, un interesse negativo produrrebbe un cortocircuito del sistema.
* eliminare il contante non risolverebbe il problema basilare, che è l’eccessivo livello dei consumi in rapporto all’insufficienza degli investimenti. La maggior parte delle persone è avversa al rischio d’investimento e la storia non sembra darle torto. Servirebbero lezioni di investimento per tutti, così i cittadini riuscirebbero ad evitare di farsi imbrogliare e non considererebbero rischioso un comportamento che persone più competenti trovano assolutamente normale, come l’imprenditoria o l’investimento in un’azienda.
* le recessioni come questa si risolvono punendo i crimini dei colletti bianchi e contrastando disoccupazione e sottoimpiego. La crisi è cominciata con il lobbismo delle grandi aziende che hanno usato il nostro denaro per influenzare i politici e far rimuovere le leggi a tutela dei cittadini.
* ecco un altro piano per riequilibrare l’economia sulle spalle di quelli che se lo possono permettere di meno e che sono i meno responsabili di quel che è successo, avvantaggiando i privilegiati.
* l’autore forse si è perso gli ultimi decenni di storia economica e l’ultimo decennio del diciannovesimo secolo e gli anni Venti e perciò gli è sfuggito che le bolle speculative a cui affida il suo progetto sono contemporaneamente il sintomo e la causa dei problemi, non la soluzione.
* questo articolo doveva presentare i benefici di una società che non impieghi i contanti ma ha finito per terrorizzarmi. La cosa che più mi spaventa è che l’autore non sembra rendersi conto che il mondo che descrive è una schiavitù, un mondo in cui sei obbligato ad affidare le tue risorse alle banche e, ogni volta che arriva una recessione, perché arriva sempre, le banche centrali abbasseranno il tasso di interesse per costringere la gente a spendere i propri risparmi o rischiare di perderli, senza avere alcuna alternativa. Devo ammettere che solo una persona molto particolare potrebbe entusiasmarsi per una società del genere, in cui se un cittadino non gode dei favori delle autorità basta congelare il suo conto e bloccare ogni tipo di transazione. Spero di essere morto e sepolto prima che una cosa del genere divenga realtà. Spero che non lasceremo ai nostri figli una società di questo tipo. Non sono un attivista politico ma credetemi quando dico che preferirei morire cercando di impedire alle élite di condannare i nostri figli alla schiavitù finanziaria.

PER APPROFONDIRE

venerdì 9 dicembre 2011

Il Marchio della Bestia (religiosi) / Il Grande Fratello (laici)



Il Sistema Elettronico Epidermico (epidermal electronic system – EES) è un adesivo elettronico che si sistema sulla pelle come un tatuaggio provvisorio senza incollarlo, sfruttando la forza di van der Waals:
È stato presentato sulla rivista "Science" di agosto 2011:
Non si sente, non si vede (50 micron; 1 millimetro = 1000 micron) e quasi privo di peso: come se uno non lo indossasse. Flessibile e soffice come la pelle, può servire a monitorare cervello, cuore e tessuti muscolari, ma anche a comunicare ed interfacciarsi con le macchine e registra con il 90% di accuratezza i comandi vocali di chi parla, se posto sulla gola. Si alimenta autonomamente con l’energia solare o ricevendo impulsi elettromagnetici. Può contenere sensori, LED, transistor, radioricevitori, antenne senza fili (wireless), celle solari, conduttori elettrici:
Eccolo, collocato su un polso:
Un lettore commenta: “Potrei mettere la mia carta di credito sul polso”.  
Qualcuno ha naturalmente già evocato il Marchio della Bestia (Apocalisse 13: 16-17):
E faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla mano destra o sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome”.
In Messico migliaia di persone, terrorizzate dal caos causato dalla guerra tra narcotrafficanti e forze dell'ordine, hanno richiesto di farsi impiantare dei chip di localizzazione:
Si inizia così, e poi...