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mercoledì 30 novembre 2011

Terza Guerra Mondiale - scacchiera, pezzi, mosse




For a New World Order to live well

 
Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.

Matteo 10,16

L'immagine risale al 2010. Non serve precisare che ora la Libia ha cambiato colore (blu scuro). 
Ho già scritto che ritengo – e sono tutt’altro che isolato in questa valutazione – che manchino pochi mesi all’inizio della Terza Guerra Mondiale:
Gli sforzi meritori di molte persone, anche ai più alti livelli, nonché di alcuni tra i principali quotidiani internazionali che, al cospetto di una tale incombente tragedia, hanno improvvisamente ritrovato la spina dorsale, non saranno sufficienti a fermarli, per una serie di ragioni esaminate qui:
e qui:
È una guerra preceduta dalla consueta litania di menzogne:
che scoppierà presumibilmente in primavera (o comunque nel corso del 2012), nel Medio Oriente:
Brzezinski ha preannunciato che è da attendersi un falso incidente del tipo Golfo del Tonchino - io suggerisco anche un’Operazione Northwoods:
di cui s’incolperà l’Iran, per poterlo attaccare per rappresaglia (finta):
La cosa subirà una rapida escalation globale
http://fanuessays.blogspot.com/2011/12/cuba-venezuela-brasile-messico-e-il.html
e potrebbe condurre a conseguenze fatali per Israele:
ma anche per gli Stati Uniti, che hanno fatto molto poco per farsi amare e troppo per generare risentimento in tutto il mondo.
Sono un grande ammiratore del progetto spirituale e morale che ha animato alcuni tra i fondatori di “America” e di “Israele”. Pur nel mio piccolo, la loro sconfitta è anche una mia sconfitta ed è una sconfitta dell’intera umanità. 
La ricostruzione dovrebbe riprendere il filo di un discorso interrotto con l'uccisione di Kennedy:
È irresponsabile fare allarmismo solo sulla base di congetture. Dove sono le prove?
Non ho alcuna prova, ma gli indizi sono sempre più numerosi, per chi ha la pazienza e la bontà di prenderli in considerazione:
A parole si auspica il disarmo nucleare, nei fatti si investono cifre colossali (in piena crisi economica) per il riarmo:
Il segretario alla Difesa statunitense, Leon Panetta, ha definito Cina e India delle minacce (in teoria sono alleati dell’India):
14 nazioni NATO hanno ripudiato il trattato sul controllo ed equilibrio degli armamenti con la Russia:
La Guerra al Terrore degli Stati Uniti è arrivata, per ora, in una dozzina di nazioni, in due continenti:
Gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di lasciare “indifese” le riserve energetiche irachene:
Nuove basi americane nell’Asia Centrale (le costruiscono per poi abbandonarle?):
Introduzione di sanzioni contro il Venezuela per i rifornimenti di greggio all’Iran:
Bombardieri russi intercettati nello spazio aereo canadese (2010):
Due volte:
Fidel Castro ha lanciato l’allarme su un possibile conflitto globale:
Gli Stati Uniti militarizzano il Costa Rica (nazione priva di esercito) ed il suo mare:
Da oltre un anno i politici israeliani hanno annunciato che ci sarà una guerra dell’Occidente contro l’Iran:
Stesso discorso per la guerra tra USA e Cina:
Filippine implicate nell’accerchiamento della Cina:
Corea del Sud svilupperà missili in grado di colpire ogni punto della Corea del Nord, con l’assistenza degli Stati Uniti:
La Russia vuole controllare l’Artico:
Soffocate con la violenza le proteste contro militarismo georgiano e iniquità sociale:
Guam (tra Giappone, Indonesia e Filippine) sta diventando una superfortezza multifunzionale statunitense  per il controllo del Pacifico:
Nel 2010 le vendite di armi tedesche sono salite del 50%:
La Russia minaccia di chiudere le vie di approvvigionamento per le truppe NATO in Afghanistan:
Le vie di comunicazione attraverso il Pachistan sono interrotte e il 50% dei rifornimenti NATO dovrà passare per il Tagikistan e l’Uzbechistan:
Quelle attraverso il Kirghizistan stanno per essere bloccate, quelle attraverso la Russia potrebbero essere chiuse con l’arrivo del nuovo anno. Nel 2012 le truppe NATO, incluse quelle italiane, saranno isolate. Nulla potrà entrare, nulla potrà uscire, come a Stalingrado. Chi ha amici e parenti in Afghanistan farebbe meglio a perorare un loro pronto rientro in patria.
Gli Americani sembrano comunque intenzionati a restare.
Infatti, a dispetto degli annunci di ritiro, la megabase aerea di Bagram continua ad espandersi (e non è per regalarla agli Afghani):
Una squadra navale russa, guidata dalla portaerei Kuznetsov, arriverà a Tartus, in Siria, tra pochi giorni:
La nuovissima e potentissima portaerei a propulsione nucleare USS George HW Bush è già ancorata al largo della Siria:
Se Israele attaccherà l’Iran, l’Iran risponderà puntando i suoi missili sulle centrali atomiche israeliane:
e contro lo scudo difensivo NATO in Turchia (=coinvolgimento dell’intera NATO, che farebbe comodo all’Iran, visto che risucchierebbe la Russia nello scontro, dalla sua parte):
La Cina appoggia il Pachistan nella contesa tra quest’ultimo e la NATO a proposito dell’uccisione di 24 soldati pachistani, attaccati da forze ONU:
Già l’anno scorso la Cina aveva fatto affluire truppe nel Kashmir occupato (al centro di un eterno conflitto con l’India, pro-USA e pro-Israele):

Come fermare questa infernale macchina da guerra delle superpotenze?
Si può partire da qui: 
continuare qui:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/12/della-paura-e-del-potere.html

e ricordarsi che la democrazia non è per sempre e bisogna battersi ogni giorno per tenerla in vita, informandosi, sensibilizzando il prossimo e difendendo un'idea di cittadinanza che promuova contemporaneamente la tutela dell'individualità e la coralità. Altrimenti finiremo tutti male, molto male:





giovedì 24 novembre 2011

Verso la Terza Guerra Mondiale - l'accerchiamento di Russia e Cina




For a New World Order to live well



Al Pentagono, nel novembre del 2001, feci una chiacchierata con uno degli ufficiali superiori. Sì, stavamo ancora progettando la guerra contro l’Iraq, ma c’era anche altro. Quel progetto faceva parte di un piano quinquennale di campagne militari che comprendeva sette nazioni: a partire dall’Iraq, per continuare con la Siria, il Libano, la Libia, l’Iran, la Somalia e il Sudan. Il tono era indignato e quasi incredulo […] Cambiai discorso, non erano cose che volevo sentire.
Generale Wesley Clark, ex comandante generale dell'US European Command, che comprendeva tutte le attività militari americane in Europa, Africa e Medio Oriente. Da: Wesley K. Clark, Winning Modern Wars, p. 130).

Circa 10 giorni dopo l'11 settembre 2001 mi sono recato al Pentagono, ho visto il segretario alla difesa Rumsfield e il vice segretario Wolfowitz, sono sceso per salutare alcune persone dello Stato Maggiore che lavoravano per me e uno dei miei generali mi chiamò dicendomi: «Venga, Le devo parlare un momento», io gli dissi «ma lei avrà da fare...» e lui disse «no, no, abbiamo preso una decisione, attaccheremo l'Iraq» . Tutto questo accadeva attorno al 20 di settembre. E io gli chiesi: «ma perché?» e lui: «non lo so», e aggiunse «penso che non sappiano cos'altro fare». Io gli chiesi «hanno trovato informazioni che collegano Saddam Hussein con Al Quaeda?», disse «No, non c'è niente di nuovo. Hanno soltanto deciso di fare la guerra all'Iraq!», e disse «non so la ragione è che non si sa cosa fare riguardo al terrorismo, però abbiamo un buon esercito e possiamo rovesciare qualsiasi governo». Sono tornato a trovarlo alcune settimane più tardi e all'epoca stavamo bombardando l'Afghanistan. Gli chiesi: «bombarderemo sempre l'Iraq?», lui mi rispose «molto peggio!». Prese un foglio di carta e disse «ho appena ricevuto questo dall'alto», sarebbe a dire dall'ufficio del segretario alla difesa. «Questo è un memo che descrive in che modo prenderemo 7 paesi in 5 anni, cominciando dall'IRAQ, poi la SIRIA, il LIBANO, la LIBIA, la SOMALIA, il SUDAN e per finire l'IRAN». Gli chiesi: «è confidenziale?» e lui «si, signore».

L'esito finale di questa deriva sarà probabilmente un conflitto con l'Iran e con gran parte del mondo islamico. Uno scenario plausibile di uno scontro militare con l'Iran presuppone il fallimento [del governo] iracheno nell’adempiere ai requisiti [stabiliti dall’amministrazione statunitense], con il seguito di accuse all’Iran di essere responsabile del fallimento, e poi, una qualche provocazione in Iraq o un atto terroristico negli Stati Uniti che sarà attribuito all’Iran, [il tutto] culminante in un’azione militare “difensiva” degli Stati Uniti contro l’Iran.
Zbigniew Brzezinski, uno dei massimi esperti di politica internazionale, dichiarazione davanti ad una commissione del senato americano (1 febbraio 2007)

Molte grandi opere pertanto della città vostra (Atene) si ammirano, ma a tutte una ne va di sopra per grandezza e per valore; perocché dice lo scritto di una immensa potenza cui la vostra città pose termine, la quale violentemente aveva invaso insieme l'Europa tutta e l'Asia, venendo fuori dal mare Atlantico.
Platone, “Timeo”.

La NATO sta gradualmente accerchiando la Russia e la Cina, scacciandole dall’Africa, dal Medio Oriente e dalle massicce riserve petrolifere e giacimenti minerari del Sud-Est asiatico. La Russia vuole da sempre lo sbocco nel Mediterraneo e ha bisogno di una base navale di appoggio che permetta alla sua flotta di non dover attraversare ogni volta i Dardanelli. Nel 2008 Gheddafi promise ai Russi di concedere l’usufrutto di Bengasi:
Ora Bengasi è un porto NATO.

Dopo l’attacco aereo israeliano ad un impianto siriano nel 2007 e lo scellerato attacco georgiano alla Russia, appoggiato da Israele e dagli USA, è arrivato l’accordo russo-siriano (navale e militare) per l’espansione del porto siriano di Tartus, dove in teoria ci sarà una presenza navale russa permanente:

Ora la Siria sta per essere spinta oltre il baratro:

La prossima tappa è l’Iran. Tutte le basi militari americane utili per l’attacco all’Iran sono anche utili per attaccare la Russia. Ci sono distaccamenti militari americani in Iraq, Afghanistan, Turchia, Pakistan, Kuwait, Azerbaijan, Armenia, Turkmenistan, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kyrgyzstan. La Georgia è un alleato di ferro degli Stati Uniti e di Israele ed ha già aggredito scelleratamente la Russia, per essere facilmente invasa e ridotta a più miti consigli. Romania e Polonia hanno accettato di installare postazioni anti-missilistiche che dovrebbero, ufficialmente, intercettare missili intercontinentali iraniani che non potrebbero mai raggiungere la Polonia (hanno una gittata massima di 2000km e raggiungono a malapena Odessa e Creta). I Russi, che non sono stupidi, hanno avvertito che piazzeranno missili a Kaliningrad:

Stiamo avvicinandoci a grandi passi ad una crisi come quella di Cuba, solo che questa volta pare ci sia veramente l’intenzione di arrivare allo scontro finale, alla resa dei conti con Russia e Cina (una lotta tra Mali, non tra Male e Bene). Pur escludendo che la terza guerra mondiale possa subire un’escalation nucleare – neppure degli psicopatici sarebbero così malati da autodistruggersi – queste strategie, anche nelle versioni più “soft”:
…mettono a repentaglio il futuro dell’umanità. Il 99,9 periodico per cento della popolazione mondiale non sa cosa sta per succedere e, se lo sapesse, si opporrebbe strenuamente all’uso del falso movente umanitario per scatenare l’inferno in terra, quando il vero motivo è l’accentramento del potere (per i leader megalomani), il riempimento della mangiatoia (per i grufolanti finanzieri/industriali) e la pretesa che un certo tenore di vita non è negoziabile (per i belanti cittadini-ovini, rincitrulliti dalla propaganda spacciata per libera informazione). Un paragone istruttivo è Oceania, in “1984” di George Orwell. 
Se analizzate i cattivi di Hollywood vi accorgerete che sono, di norma, Francesi, Russi, Cinesi e musulmani. Solo l’ascesa di Sarkozy, il presidente francese più filo-americano e sionista della storia, ha mitigato l’offensiva manipolativa del cinema americano ai danni dei cugini transalpini. Finché al potere c’erano Chirac e de Villepin (momentaneamente fatto fuori con una persecuzione giudiziaria dalla quale è recentemente uscito completamente pulito), i Francesi erano criminali, incoscienti, arroganti e ostili. 
Qui un'analisi del fenomeno che parzialmente condivido:
Chirac e de Villepin hanno probabilmente evitato al mondo una catastrofe, durante le presidenze Bush-Cheney, e si meriterebbero il Nobel per la Pace:

Con la Cina si sta impiegando la stessa strategia che ha avuto successo con il Giappone. La si taglia fuori dalle sue fonti di approvvigionamento, la si demonizza, la si umilia, in modo da metterla con le spalle al muro, contando su una sua reazione emotiva e suicida, come fu il caso del Giappone nel 1941.
Il messaggio inviato alla Cina nel corso dell’inaugurazione di una nuova base americana a Darwin, “fuori dal raggio dei missili balistici cinesi”, è piuttosto esplicito:

Mentre negli anni Trenta e Quaranta Roosevelt era quasi certamente un “buono” e quella della guerra fu una decisione giusta, questa volta non sono le dittature a minacciare la pace nel mondo, ma le “democrazie”, che sono state prese in ostaggio da oligarchi che manovrano i loro burattini al governo e nei parlamenti - non crederete mica che Obama sia l’uomo più potente del mondo, vero? La Goldman Sachs è stata il secondo maggior finanziatore della sua campagna elettorale e se l’ha fatto è stato per ottenere qualcosa in cambio:

Bloccare la guerra civile in Siria e l’attacco preventivo all’Iran significa impedire che si arrivi all’ultima mossa, la guerra totale globale:

Per farcela non bastano le manifestazioni: ci sono state al tempo della guerra in Iraq e la guerra è stata fatta lo stesso. Serve il blocco totale, nonviolento, delle attività di tutte le maggiori nazioni coinvolte e, nella peggiore delle ipotesi, se la guerra dovesse scoppiare ugualmente, servirà una Rivoluzione Globale che però non sfoci nel Terrore Rivoluzionario: occorre che sia radicale ma anche di rapida soluzione, altrimenti ci troveremo in un mondo molto peggiore di prima.
Quel che c'è da capire e da fare è noto da quasi 500 anni:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/etienne-de-la-boetie-un-uomo.html