venerdì 4 novembre 2011

Attacco preventivo all'Iran - Armageddon 2012



L'esito finale di questa deriva sarà probabilmente un conflitto con l'Iran e con gran parte del mondo islamico. Uno scenario plausibile di uno scontro militare con l'Iran presuppone il fallimento [del governo] iracheno nell’adempiere ai requisiti [stabiliti dall’amministrazione statunitense], con il seguito di accuse all’Iran di essere responsabile del fallimento, e poi, una qualche provocazione in Iraq o un atto terroristico negli Stati Uniti che sarà attribuito all’Iran, [il tutto] culminante in un’azione militare “difensiva” degli Stati Uniti contro l’Iran.
Zbigniew Brzezinski, uno dei massimi esperti di politica internazionale (1 febbraio 2007):

Al Pentagono, nel novembre del 2001, feci una chiacchierata con uno degli ufficiali superiori. Sì, stavamo ancora progettando la guerra contro l’Iraq, ma c’era anche altro. Quel progetto faceva parte di un piano quinquennale di campagne militari che comprendeva sette nazioni: a partire dall’Iraq, per continuare con la Siria, il Libano, la Libia, l’Iran, la Somalia e il Sudan. Il tono era indignato e quasi incredulo […] Cambiai discorso, non erano cose che volevo sentire.
Wesley Clark, ex comandante generale dell'US European Command, che comprende tutte le attività militari americane in Europa, Africa e Medio Oriente – “Winning Modern Wars”, p. 130.

Ci stanno preparando alla guerra con l’Iran, ossia all’Armageddon:

Netanyahu pare abbia già deciso che le cose non possono che andare per il verso giusto (gravissimo errore, operazioni così infinitamente complesse comportano una congerie di errori che, sommati, possono creare un effetto domino devastante per chi li commette):
Le forze armate israeliane hanno testato un missile in grado di compiere un attacco nucleare all’Iran:
Israele ha già attaccato un sito siriano nel 2006:
http://www.ilpolitico.it/2008/11/14/126/ 
L'ipocrisia israeliana è comunque stupefacente:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/israele-latomica-e-lapartheid.html
Una guerra che non potrebbe che essere totale, perché 70 milioni di iraniani diventerebbero all’istante 70 milioni di patrioti:
Una guerra che potrebbe degenerare in un terzo conflitto mondiale e causare un inquinamento globale, con nubi radioattive che compiono il giro del mondo più di una volta, con il loro carico di morte. Senza dimenticare il blocco del Golfo Persico, che darebbe il colpo di grazia all’economia planetaria, e le reazioni imprevedibili del mondo arabo (Sciiti contro Sunniti), specialmente in Israele (Intifada), Egitto (regime militare) e Turchia (ai ferri corti con Israele), Siria (ufficialmente ancora in guerra con Israele) nonché di Russia e Cina, che non si lasceranno umiliare dalla NATO. Israele rischia seriamente la distruzione, e noi con lui:
Tuttavia al momento diversi membri della NATO non hanno alcuna intenzione di intervenire militarmente contro l’Iran, a dispetto degli allarmismi britannici ed israeliani, perché la giudicano una missione da incubo. Lo esclude anche lo stesso Segretario Generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen:
Nell’articolo qui sopra si congettura che certe fughe di notizie sui piani di attacco israeliani all’Iran siano state decise da una parte dell’intelligence israeliana, tenacemente contraria a quella che considera un’azione suicida.

E allora?
La guerra si farà lo stesso, probabilmente da marzo 2012 in poi, perché il clima è quello dei colpi di coda di fine impero, come si evince dal dibattito per le primarie repubblicane:

Il sospetto si rafforza – c’è qualcosa di marcio agli alti livelli; altrimenti come si spiega questa completa follia autodistruttiva, questa totale assenza di lungimiranza, prudenza, senso della misura, senso dell’onore, moralità, coscienza?

Guerra al Terrore

La NATO sarebbe costretta ad intervenire nel caso di un attentato terroristico iraniano ad uno stato membro dell’alleanza (cf. scenario ipotetico di Zbigniew Brzezinski). Penso a una cosa come questa:

Magari in Francia e Gran Bretagna, visto che gli Stati Uniti sono un obiettivo scontato. Londra è già stata colpita, dunque io personalmente me ne starò lontano da Parigi.
Ci hanno già dato il primo assaggio: il grottesco complotto di stampo hollywoodiano attribuito all'Iran, con tanto di coinvolgimento del narcotraffico messicano (che evidentemente non ha niente di meglio da fare che dichiarare guerra agli Stati Uniti), per uccidere un diplomatico di importanza trascurabile e che poteva essere ucciso in mille altri luoghi più agevoli e mille altri modi meno compromettenti.

Qui c’è tutto quel che dovete sapere a proposito del fallito attentato “iraniano”:

Qui, in inglese americano, la denuncia dei veri cospiratori, Israele e l’Arabia Saudita:
"The only people that would benefit from this would be the Israeli's and the Saudis... and I think if I was looking at a counter intelligence operation to decide where this information came from I'd be very interested to see if I could find an Israeli hand, or Saudi hand... because in the long run Judge, both Israel and Saudi Arabia are much more dangerous enemies than the Iranians. The congress is crazy for war with Iran... listen to senator Graham, and senator McCain and Joe Lieberman... they are owned by the Israeli's... the Saudi's are very influential so when you look at these kind of things you have to ask who would benefit from the war? the Israelis and the Saudis would love to see our money and our young men and women being killed to fight their enemies in Iran".
Michael Scheuer, ex CIA, storico alla Georgetown University - 2011-10-13 su Fox News

Questa guerra s’ha da fare

Il 14 ottobre Le Figaro anticipa la dichiarazione ufficiale dell’Aiea del 17 novembre che l’Iran è pronto a produrre armi atomiche:
L’Aiea replica immediatamente che il rapporto non è pronto: «Al momento attuale non c'è nessun rapporto sull'attività nucleare iraniana, e quindi nessun commento può essere fatto. Non sappiamo da dove il quotidiano abbia preso le informazioni, dovreste chiederlo a loro»
A Maggio il New York Times, sempre in prima linea quando si tratta di spingere per la guerra, s'era inventato un nuovo capitolo nella saga delle fantomatiche armi di distruzione di massa: gli inneschi nucleari iraniani.
Nel rapporto IAEA di maggio non vi era però traccia di questi fantomatici inneschi (però intanto la notizia è circolata, la smentita molto meno – idem per la sparata di Le Figaro).
La stessa accusa era stata fatta nel 2007 e si era rivelata falsa:

I precedenti in Iran:

1953: Mohammad Mosaddeq, primo ministro iraniano democraticamente eletto viene abbattuto da un colpo di stato ordito dalla CIA e servizi segreti inglesi, per essersi azzardato a nazionalizzare l’industria petrolifera iraniana. Al suo posto il classico tiranno burattino dell’occidente, lo Shah:
Obama si è “scusato” per questo con l’Iran:

Nella stessa area:

1963: il partito Ba’ath (quello di Saddam Hussein) prende il potere in Iraq con un colpo di stato appoggiato dagli Stati Uniti:
1977: colpo di stato in Pachistan. Muhammad Zia-ul-Haq instaura una dittatura militare. Reagan lo prende sotto la sua ala protettiva e così nascono i talebani (in funzione anti-sovietica), quelli che stiamo combattendo da un decennio:
2011: Mohammar Gheddafi ennesimo tiranno alleato dell’Occidente nella Guerra al Terrore fronteggia un’insurrezione armata organizzata dalla CIA e dall’Arabia Saudita:

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