giovedì 10 novembre 2011

Shock Economy: il capitalismo del disastro (Naomi Klein/Michael Winterbottom)




L'intero documentario in inglese con sottotitoli in italiano. 
C'è tutto quel che dovete sapere per liberarvi dall'ipnosi e capire la Crisi contemporanea e la nomina di certe figure al governo di paesi come Grecia, Italia, Libia, Canada, ecc. 
"Basato sul libro di Naomi Klein e regia di Michael Winterbottom, il documentario spiega i principali eventi della storia moderna, che generati da dittature, guerre, crisi sociali ed economiche, disastri naturali, hanno agevolato l'imposizione del "Libero mercato" in tutto il mondo ... basato sulle politiche economiche di Von Hayek e del suo discepolo Milton Friedman ... deregolamentazione e privatizzazione". 



Quando il Fondo Monetario Internazionale arriva in un paese è interessato ad una sola cosa: come ci assicuriamo che le banche e le istituzioni finanziarie siano pagate?…è il FMI che mantiene in attività gli speculatori. Non è interessato allo sviluppo, in ciò che può aiutare una nazione a lasciarsi alle spalle la povertà.
(Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’Economia nel 2001 ed ex vicepresidente della Banca Mondiale)

La dottrina in questione consiste nell’asserzione che, in seguito ad una crisi finanziaria, le banche devono essere soccorse a spese dei cittadini. Così una crisi provocata dall’assenza di regole diventa un pretesto per muoversi ancora più a destra: una fase di disoccupazione di massa, invece di stimolare il settore pubblico per creare nuovi posti di lavoro, diventa un’epoca di austerità in cui gli investimenti statali ed i programmi sociali sono cancellati. Si è fatto inghiottire questa dottrina all’opinione pubblica sostenendo che non c’erano alternative…[ma] le sofferenze alle quali vengono sottoposti così tanti cittadini non sono inevitabili. Se questa è un’epoca di incredibile afflizione e durezza, lo è per delle precise scelte che sono state fatte. Nulla di tutto questo era ed è inevitabile.
Paul Krugman, premio Nobel per l’Economia nel 2008.

Tutta quest’idea di infliggere enormi sacrifici per generare un surplus con cui ripagare i creditori stranieri e conservare intatto l’euro è una politica economica assolutamente folle…le nazioni che incorreranno in un default tecnico come la Grecia, il Portogallo o la Spagna si ritroveranno con un debito ancora maggiore rispetto a quel che sarebbe successo se fossero state liberate prima dalle catene dell’euro.
Amartya Sen, premio Nobel per l’Economia nel 1998.



PER APPROFONDIRE:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/i-147-padroni-del-pianeta-terra.html

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