martedì 8 novembre 2011

Garden Plot e Rex 84 (“Le origini del golpe militare del 2012”)




L’hanno fatto in passato e probabilmente lo rifaranno anche in futuro.
Robert Servatius, avvocato difensore di Adolf Eichmann, nell’arringa finale in cui incolpa dell’Olocausto tutti i capi di stato, inclusi quelli Alleati.

All’improvviso è lì, l’ospite di un altro mondo. Potrebbe venire tra mille anni, o anche domani. Che cosa faremo allora? Come ci proteggeremo da noi stessi, se assumerà ancora una volta la forma di un essere umano – uno che ovviamente non rassomiglierà per nulla ad Hitler, ma che potrebbe ad esempio essere calvo, con una lunga barba ed una voce paterna? Oppure giovane e in forma, dall’aspetto sveglio ed irresistibile? […]. Sedurrà la gente dalla testa ai piedi, come fece Hitler, e non solo la testa come fa il marxismo, o la pancia come fa il capitalismo. Gli crederanno, come credono in un dio, e saranno disposti a morire per lui, al fianco delle sue vittime, sentendosi finalmente vivi.
Harry Mulisch, “Criminal Case 40/61, The Trial of Adolph Eichmann: An Eyewitness Account”. Philadelphia: University of Pennsylvania Press, 2005. pp. 149-150

Sarebbe stato facile capire quando fosse arrivato il momento, perché allora il genere umano sarebbe diventato come i Grandi Vecchi; libero, sfrenato e aldilà del bene e del male; avrebbe gettato alle ortiche leggi e morale, e tutti avrebbero urlato, ucciso e gioito. Allora gli Antichi, ormai liberi, avrebbero loro insegnato nuovi modi di gridare, uccidere, gioire e divertirsi, e tutta la Terra avrebbe fiammeggiato di un olocausto di estasi e libertà.
Howard Phillips Lovecraft, "Il richiamo di Cthulhu".

Il colonnello dell’aviazione Charles J. Dunlap Jr., con una specializzazione da giurista al National War College, fu il vincitore dell’edizione del 1992 di un concorso per saggi di strategia sponsorizzato dal presidente dello Stato Maggiore (Joint Chief of Staff). Il saggio che gli valse il primo premio si intitolava “Le origini del golpe militare del 2012” e delineava un futuro tetro, descritto dal punto di vista del suo protagonista, “Prigioniero 222305759”, un alto ufficiale che stava per essere giustiziato per essersi opposto ad un colpo di stato militare negli Stati Uniti, realizzato però in modo del tutto legale, “il risultato di tendenze che erano già visibili fin dal 1992”, incluso il re-impiego dell’esercito per scopi civili, in appoggio a o in sostituzione delle forze di polizia. Questa commistione di compiti fece sì che l’esercito americano si trovasse nella posizione di dover e voler prendere il potere – a causa dell’erosione del controllo civile delle forze armate, di una crisi socio-economica apparentemente senza via di uscita, della crescente esasperazione all’indirizzo del metodo di governo democratico e del desiderio di trovare facili ed immediate soluzioni manifestata dalla popolazione. Ma, allo stesso tempo, perdette lo spirito marziale che doveva servire a difendere la nazione. Nel 2012 il generale Brutus si fece nominare plenipotenziario militare.
Charles J. Dunlap, "The Origins of the Military Coup of 2012", Parameters Magazine, Winter, 1992-93, pgs. 2-20.
Nulla che non sia già successo in Egitto
Nel gennaio del 1993 Thomas E. Ricks menzionò quell’esercizio di preconizzazione strategica sul prestigioso Atlantic Monthly, facendo riferimento all’Operazione Garden Plot, in svolgimento a Los Angeles.
Rex 84 è l’abbreviazione di “Readiness Exercise 1984”, un programma di addestramento statunitense che, nel caso della proclamazione di uno stato di emergenza da parte del Presidente (per esempio nel corso di un’invasione del Centro-America per contrastare attività sovversive), prevede la sospensione della Costituzione degli Stati Uniti, la dichiarazione della legge marziale, l’assegnazione dei governi statali e locali a comandanti dell’esercito e la detenzione di migliaia di cittadini americani giudicati una minaccia per la sicurezza nazionale.
Nulla di nuovo. Una cosa del genere è già successa in Trentino, durante la Grande Guerra:
Questo scenario in particolare fu ideato da Oliver North
assieme a John Brinkerhoff e Luois Giuffrida (FEMA)
sulla base di uno scenario precedente che contemplava l’internamento di 21 milioni di afro-americani in caso di rivolte a sfondo razziale
Il piano era chiamato "Operation Garden Plot" e risale al 1968. Fu richiesto dal generale Ralph E. Haines Jr. per definire le linee d’azione nell’eventualità dell’esplosione dei ghetti in conseguenza della possibile uccisione di Martin Luther King.
Fu investigato da Ron Ridenhour, un veterano del Vietnam che portò alla luce l’infame massacro di My Lai con una lettera al Congresso ed al Pentagono e che poi si specializzò in giornalismo investigative, morendo prematuramente, a 52 anni, nel 1998.  [cf. Ron Ridenhour e Arthur Lubow, "Bringing the War Home", New Times Magazine, 1975, pg.20. Ron Ridenhour, "Garden Plot and the New Action Army", CounterSpy, 1975].
Nel corso dell’inchiesta Iran-Contra si tenne un’udienza presso una commissione congiunta del Parlamento americano in cui si svolse questo scambio di battute:
[Membro del Congresso Jack] Brooks: “Colonnello North, nell'ambito del vostro lavoro al National Security Council, non vi hanno assegnato ad un certo momento alla pianificazione per la continuità di governo in caso di grave calamità?”
Brendan Sullivan [consigliere di North, nervosamente]: “Signor Presidente?”
[senatore Daniel] Inouye:Credo che questa domanda riguardi un argomento estremamente delicato e riservato, perciò posso chiedere che non venga toccato?”
Brooks: “Ero particolarmente preoccupato, Signor Presidente, perché ho letto nei giornali di Miami e in molti altri che era stato sviluppato un piano, dalla stessa agenzia, un piano di contingenza in caso di emergenza, che sospenderebbe la Costituzione Americana. Ne sono stato profondamente turbato e mi sono chiesto se questo era un settore in cui aveva lavorato. Credo lo sia e vorrei averne conferma”.
Inouye: “Con tutto il rispetto, posso chiedervi di non toccare la questione a questo punto? Se vogliamo affrontarla, sono sicuro che possono essere fatti degli accordi per una sessione esecutiva”.
Il Patriot Act
e vari ordini esecutivi precedentemente approvati
che possono sospendere la Bill of Rights, la Carta dei Diritti che fu approvata solo per il rotto della cuffia, per l’insistenza in particolar modo di George Mason (vero salvatore dell’America nei primi anni della sua esistenza), hanno poi reso possibile la costruzione
o ampliamento
di campi profughi/d’internamento/di detenzione da parte di una consociata della Halliburton (cf. Dick Cheney), già impegnata in Iraq e nella costruzione di Camp Bondsteel, la Guantánamo europea:
[cf. Peter Dale Scott, The Road to 9/11: Wealth, Empire, and the Future of America, Berkeley and Los Angeles: University of California Press, 2007, pp. 238-241]
Campi che peraltro potrebbero tornare molto utili se, come ritiene Zbigniew Brzezinski, il futuro degli Stati Uniti sarà caratterizzato da disordini sociali su vasta scala a causa del parassitismo dell’alta finanza, che non è minimamente interessata a far crescere l’economia e ridurre le disparità:
["I don't want to be a prophet of doom — and I don't think we are approaching doom — but I think we're going to slide into intensified social conflicts, social hostility, some forms of radicalism, there is just going to be a sense that this is not a just society"].
Chi può dire cosa potrebbe succedere nell’America post-Obama?

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