martedì 25 ottobre 2011

Cos'è la R2P e perché ci sta portando verso la Terza Guerra Mondiale?



* In seguito al primo bombardamento dell’Iraq, gli USA hanno stabilito basi in Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Oman e Emirati Arabi Uniti;
* dopo il bombardamento della Serbia, gli USA hanno stabilito basi in Kosovo, Albania, Macedonia, Ungheria, Bosnia e Croazia;
* successivamente al bombardamento in Afghanistan, gli USA hanno stabilito basi in Afghanistan, Pakistan, Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Georgia.
* ora anche il Canada (governo Harper) ha deciso di seguire l'esempio statunitense;
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Il Giappone ha abbandonato il suo impegno a non sviluppare un esercito offensivo, costituzionalmente sancito, con l'espediente retorico di chiamare il nuovo corso "capacità difensiva dinamica" (= "da ora in poi possiamo attaccare preventivamente...per difenderci").

Il tutto va letto nel quadro della promozione della dottrina della R2P, la base dell’imperialismo “umanitario”

“Responsibility to Protect (R2P)”: è un principio codificato dalle Nazioni Unite nel 2005 per rafforzare il diritto di ingerenza e di violazione della sovranità degli stati sancito dal diritto internazionale, ovverosia per legittimare le “guerre giuste”. Poiché il diritto di intervento umanitario è sempre stato severamente criticato dai giuristi, la nuova dottrina pone l’enfasi sulla “responsabilità di proteggere” (ossia si è passati da un diritto ad un dovere morale di prevenire i crimini di massa), in modo da essere compatibile con la Carta delle Nazioni Unite, in quando richiede una preventiva autorizzazione del Consiglio di Sicurezza (che include solo le potenze egemoni).
L’accordo segreto tra la NATO e l’ONU, siglato il 23 settembre 2008 dai Segretari Generali delle due organizzazioni, Ban Ki-Moon (ONU) e Jaap de Hoop Scheffer (NATO), svelato dall’edizione tedesca del Financial Times e denunciato dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov e da Alfred de Zayas, già Segretario della Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, prevede una stretta collaborazione motivata dal fatto che Nazioni Unite (un’organizzazione che teoricamente dovrebbe servire a preservare la pace) e Nato (un’alleanza militare occidentale) “hanno i medesimi obiettivi”. Un’ulteriore conferma del fatto che il diritto internazionale [“diritto delle genti” (ius gentium)], che dovrebbe salvaguardare la sovranità nazionale e i diritti dei popoli più deboli dalle soperchierie di quelli più forti, è sotto attacco proprio in nome dei diritti umani e da parte di nazioni che non li rispettano neppure in casa loro. Oggi, per via delle decisioni del Consiglio di Sicurezza, non esistono più le dichiarazioni di guerra ed i confini nazionali sono diventati delle “espressioni geografiche”. Ora, cestinato il Trattato di Westfalia, ogni stato ha il dovere di mantenere l’ordine e se non è in grado di farlo ONU e NATO potranno intervenire: quindi una rivolta è un pretesto sufficiente per violare la sovranità nazionale e sistemare le cose al posto suo. In pratica il Consiglio di Sicurezza è autorizzato a “dichiarare guerra” impunemente decidendo a sua discrezione che cosa costituisca un atto di aggressione contro la cittadinanza da parte di un governo. Così a Gaza nessuno è intervenuto e in Libia è in corso un’escalation interventista. Ogni strategia di destabilizzazione può provocare una nuova guerra e giustificare la costruzione di una nuova base militare in un nuovo angolo del pianeta (es. Kosovo).

LINK UTILI

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http://fanuessays.blogspot.com/2011/10/siete-disposti-uccidere-questi-esseri.html
http://fanuessays.blogspot.com/2011/10/costa-davorio-unaltra-guerra.html
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