lunedì 24 ottobre 2011

Avatar - nuove frontiere del grottesco e del totalitario



James Cameron si esprime in favore dell’ecoterrorismo in un’intervista a Entertainment Weekly:

E.W.: “Avatar is the perfect eco-terrorism recruiting tool.” (citano il commento di un critico che accusa Cameron di aver creato un prodotto che può servire a reclutare eco-terroristi)

James Cameron C: “Good, good. I like that one. I consider that a positive review. I believe in eco-terrorism.”



1. la violenza domina la Terra e Pandora. Avatar è un film molto violento. La foresta ed i cieli di Pandora sono popolati da bestie ferocissime, i Na'vi sono governati da una casta guerriera ed il nonno della protagonista aveva già sventato la loro estinzione per mano di non si sa bene chi (o comunque non l’ho capito io);

2. Cameron sputa in faccia ad animalisti, ambientalisti, pacifisti e riformisti contemporanei: siete dei perdenti, tra 150 anni la Terra sarà comunque un pianeta moribondo e l'umanità invece di trovare un altro posto in cui vivere viaggerà per anni nello spazio per estrarre minerali preziosissimi che peraltro non possono servire a salvarla dall’estinzione (premessa totalmente implausibile). I pochi esseri umani ragionevoli o si convertono in Na'vi oppure si sacrificano per loro. Il messaggio martellato in testa è: voi esseri umani siete dei bambini ignoranti ed autodistruttivi ed avete bisogno di qualcuno che vi dica cosa fare per il vostro bene prima che sia troppo tardi;

3. I Na'vi sono una società fortemente maschilista-patriarcale ed analfabeta dove le donne stanno a casa (nell'albero) a fare la calza, badare ai figli e forse raccogliere bacche. I maschi se la spassano ANDANDO A CAVALLO NELLA FORESTA PLUVIALE (;oDDDDDDDDDD), oppure domando con la forza degli pterodattili (però poi assicurano che è l’animale a scegliere…CERTO!);

4. Come ogni casta guerriera i suoi membri sono degli idioti. La scena della CARICA DI CAVALLERIA NELLA FORESTA PLUVIALE (;oDDDDDDDDDD) contro armi automatiche è rubata da “L'Ultimo Samurai”. In termini pratici è totalmente inutile e dissennata (l'unico scontro che conta si svolge in aria) ma descrive perfettamente l'etica fascista bushido dei guerrieri Na'vi: farsi massacrare inutilmente è romanticamente glorioso;

5. Nella società Na'vi non c'è molto da fare. Se sei un uomo cacci e ti infratti con una delle poche donne disponibili in mezzo alla foresta (col rischio di farti uccidere da qualche bestione o bestiolaccia). Se sei una donna cucini o t'infratti col tuo uomo. Si prega molto, si ascoltano le voci degli antenati come se fossero documentari LUCE. Si vola sugli pterodattili ma bisogna stare attenti a certi mostri volanti;

6. Chi doma un mostro volante ha l'uccello più grosso e potente e quindi in pratica diventa il capo di fatto e può sfruttare il capo ufficiale come interprete se non parla bene la lingua locale (classico elogio dell’umanitarismo imperialista in stile “il fardello dell’uomo bianco”);

7. Se sei stato prescelto da Eywa-Gaia, la divina sapienza, come Neo è stato prescelto dall'Oracolo in Matrix, allora stai sicuro che alla prima occasione ti lasceranno a terra in mezzo ad un incendio perché loro sì che venerano la saggezza sconfinata e lungimirante di Eywa!

8. E' sempre opportuno mettere a capo di ogni spedizione coloniale un ufficiale psicopatico che non vede l'ora di fare una pulizia etnica ed imporre la legge marziale nella colonia;

9. Perché gli umani devono proprio scavare sotto l'Albero Casa quando ci sono intere montagne volanti di unobtanium che da sole potrebbero far crollare il prezzo del minerale sulla terra? In tutta Pandora ci sono solo poche centinaia di Na'vi. E' davvero impossibile mettersi d'accordo?
10. Il panteismo piaceva molto ai dirigenti del Terzo Reich. E' un materialismo spirituale / spiritualismo materialista, la religione perfetta per una modernità che se ne infischia della trascendenza e crede che è giusto o sbagliato ciò che una maggioranza ritiene sia giusto o sbagliato. Non mi risulta che un solo popolo tribale sia panteista. Quel che è certo è che nessuno sciamano sarebbe panteista, però la "regina" Na'vi è una sciamana. Eywa è il nome di questo culto panteista, sul modello di Gaia (James Lovelock), incentrato sul postulato dell’esistenza di un legame elettromagnetico spirituale tra ogni organismo (internet organico) con l’Albero Anima come archivio planetario.



Bron Taylor ha pubblicato “Dark Green Religion: Nature spirituality and the Planetary Future” in cui auspica che il panteismo divenga una religione ed un’etica globale. Secondo lui una religione non deve necessariamente implicare la credenza in esseri divini non-materiali o in un’intelligenza cosmica. È sufficiente un sentimento di reverenza verso la terra e l’ecosfera e il timore per il giudizio implacabile della terra verso chi la molesta e tormenta (sic!). Culto materialista. Taylor è convinto che in futuro la scienza fornirà quei parametri che consentiranno alla gente di raggiungere una comprensione spirituale dell’esistenza e dell’universo. Bizzarro come si definisca spirituale l’interconnessione e l’olismo organicista dei Na’vi: si tratta semplicemente di inserire una spina di alimentazione in una presa e stabilire un collegamento di un’interfaccia bioartificiale (chip) ai fasci nervosi. Non c’è nulla di moralmente rilevante nella realtà pandoriana. La natura è neutrale, amorale. Il sistema Eywa è un incubo distopico: tutto è controllato, monitorato, disciplinato da un apparato biologico onnipresente che ha il compito di mantenere un’armonia globale. Nessun pandoriano può ritenersi autonomo rispetto a Eywa, non c’è dunque autentica libertà. Il parallelo più efficace per i Na’vi non è quello con i nativi americani ma con i Borg. 



SCENARI FUTURI

La crisi delle religioni monoteiste porterà in auge una tanto ridicola quanto sinistra religione tecnoscientista - panteistica, eliocentrica e con aspirazioni assolutiste. Il tecno-shinto-buddhismo giapponese è il futuro, una "spiritualità" materialista che serve solo a mantenere l'ordine e la produzione, non certo a sviluppare l'eccellenza umana. Avatar ha già cominciato a riempire i vuoti lasciati sul campo dalle religioni istituzionali. E' solo il primo rivoletto. La piena la si scorge già in certi indirizzi teologici, nelle più recenti tendenze new age ed in certi discorsi dei politici. “Chi parla in nome della natura?” Una domanda stolta ed arrogante. Nessuno dovrebbe sentirsi autorizzato a farlo, ma l’impulso autoritario è duro a morire.

Stiamo assistendo ad un cambio di paradigma: molte persone sentono di poter venerare la natura ed il cosmo pur rimanendo incerti sull’esistenza di un creatore. La natura e la vita viste come un miracolo. I credenti dell’avatarismo sono convinti di essere gli unici ad aver davvero capito come stanno le cose, gli unici che rispettano e valorizzano la vita. Dopo l’evoluzionismo emerge una teologia evolutiva che descrive Dio (Essere Supremo) come l’interezza della realtà MATERIALE: gli esseri viventi sono polvere di stelle, particelle di un universo che sta prendendo coscienza di se stesso (si veda anche la trilogia di Philip Pullman, “dark matter”). Si decreta che una modalità dell’esistente sia l’unica espressione dell’esistente, come se questo potesse farci sentire meno soli, dispersi, in un vasto cosmo privo di senso e di empatia! Ma l’Avatarismo non offre scelte: l’alternativa è l’estinzione, perché non siamo più adattivi. Dobbiamo porci al servizio del benessere dell’ecosfera, che è un’estensione di noi stessi (cioè di Ego!).

Ecco l’inghippo: l’universo è un’estensione di noi stessi, noi siamo l’autentico divino, per questo ci dobbiamo prendere cura di lui. Ogni comportamento che conduce alla distruzione del mondo è autodistruttivo, perché il mondo è parte di noi. L’umano si fa divino e si autovenera. Il panteismo è una mescolanza di ateismo, narcisismo e biofilia che in realtà è necrofilia (distruggo tutto ciò che decido non essere in linea con la mia idea di universo).

Non può funzionare. È in contrasto con i fondamenti della fisica quantistica e con la realtà del nostro universo, che NON è un ecosistema interconnesso. Sono miliardi di anni che le frontiere dell’universo non sono causalmente interrelate e la distanza tra le galassie più remote si espande ad una velocità superiore a quella della luce (perché si allontanano tutte da un punto centrale in direzioni diverse, anche opposte). Dunque nulla di ciò che accade in questo settore dello spazio avrà alcuna influenza su di loro. Tra l’altro perché dovrei amare qualcosa che è del tutto indifferente alla mia esistenza? Rispetto, perché no? Ma amore?. Difficile amare un sasso. Posso ammirare una supernova o una cascata, ma amarle? Difficile amare delle forze vitali che non siano intelligenze spirituali, ma se sono spirituali allora non è più panteismo ma panenteismo. Panenteismo significa che l’essere Supremo, la sorgente di ogni entità spirituale, è contemporaneamente dentro e fuori l’universo:  l’anima conta molto più del corpo.

Il già citato Taylor, molto assennatamente, sottolinea i rischi di un cultismo che contrappone puro, incontaminato, intatto e sublime da un lato e impuro, inquinato, sconsacrato dall’altro. Segnala anche che diversi militanti verde-scuro si sono dimostrati indifferenti alle sorti delle minoranze marginalizzate (discendenti degli schiavi) e delle classi subordinate, che mai hanno avuto la possibilità di fare esperienza della natura selvaggia. La metà oscura include anche superbia e la tendenza a demonizzare gli avversari.



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James Cameron si esprime in favore dell’ecoterrorismo in un’intervista a Entertainment Weekly:

E.W.: “’Avatar’ is the perfect eco-terrorism recruiting tool.” (citano il commento di un critico)

James Cameron C: “Good, good. I like that one. I consider that a positive review. I believe in eco-terrorism.”

Non è un caso. Se l’unico valore è la conservazione dell’ecosfera, allora il relativismo etico (indifferenza morale) prevale. La pelle non è una frontiera etica rilevante, dunque tutta la creazione si trova in una condizione di uguaglianza etica: ogni cosa ha lo stesso valore ed utilità di ogni altra cosa ai fini della stabilità omeostatica del sistema. Un’ideologia politica radicale ma culturalmente conservatrice e spiritualmente passiva e rassegnata di fronte ad un sistema che non può essere cambiato ed il cui valore è più grande di quello delle parti che lo compongono (ingranaggi). Si ha un’inversione rispetto al panenteismo: in un ologramma ogni parte è equivalente rispetto al tutto, nel panteismo ogni singolo individuo è un ingranaggio all’interno di una più grande ingranaggio (la civiltà umana) che serve a far funzionare l’intero sistema e deve assolvere i suoi compiti. Chi sgarra mette a repentaglio tutto e va quindi eliminato. Il sistema è automatico ed autopoietico – un numero limitato di algoritmi può illustrarne il funzionamento – ma non ha uno scopo. Dunque la morte e la sofferenza non hanno alcun senso al di fuori del processo di autoperpetuazione (“Eterno Ritorno” nietzscheano), come non lo hanno il principio di giustizia, di equanimità, di clemenza. Anche l’idea di inquinamento è priva di significato. Per Lovelock l’inquinamento è energia degradata che serve a far andare il sistema. Tutto è già predeterminato, l’universo è regolato da leggi inviolabili, da meccanismi inarrestabili. Lovelock afferma che le regole sono fondamentali, la libertà è deleteria, le regole severe producono sempre stabilità. Gaia è dura ed implacabile, ed offre conforto a chi obbedisce alle regole, mentre è spietata verso chi le trasgredisce. L’unica cosa che conta è un pianeta adatto alla vita. Ma Lovelock crede comunque che ogni mente sia un sottosistema della Mente Universale e che un altro nome di Gaia possa essere Maria (sic!). Bizzarramente, la fusione in un unico sistema dei tre tradizionali domini dell’esistente – l’inorganico, l’organico ed il divino – si impregna di pseudo-misticismo. Naturalmente se il comportamento umano fosse descrivibile algoritmicamente, ossia fosse preprogrammato, non ci sarebbe alcuna prospettiva di cambiamento o redenzione, saremmo già condannati all’estinzione, un errore nell’universo, a meno che non intervenga qualcuno ad alterare la nostra biologia e neurologia.

Potete star certi che ci sarà sempre qualcuno che si offrirà come soluzione ad ogni nostro problema. Il Potere usa mille maschere benevole.

LINK UTILI
http://fanuessays.blogspot.com/2011/10/psicopatici-al-potere-conoscerli-per.html.

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