sabato 22 ottobre 2011
Maria Morigi sull'esecuzione di Gheddafi
Ricevo e pubblico volentieri:
"Per questo giro lo scannatoio mediatico può dirsi concluso: le immagini date in pasto con sanguinosa dovizia, possono bastare per convincere della superiorità democratica dell’era digitale su qualsiasi altra mai apparsa al mondo.
Confondono le immagini, disorientano e turbano.
E le immagini dello scannatoio fanno perdere la sostanza dell’evento, fanno perdere anche le ragioni...mostrano solo la ferocia “escatologica” di quelle ragioni.
Un altro dittatore infatti è stato fatto fuori dai suoi ex-alleati, quelli che fino a ieri lo armavano, lo festeggiavano e lo invitavano al banchetto dell’Occidente.
Gli ex-alleati non vogliono processi, bisogna sbrigarsi, non devono emergere intrallazzi di Servizi o CIA.
Gli ex- alleati e i traditori complici sono soddisfatti (da quanto tempo faceva il doppio gioco Mahmud Jibril, Presidente dell’Ufficio per lo Sviluppo economico nazionale fino all'inizio del 2011 e diventato primo ministro del Governo Transitorio, che ha dichiarato "Abbiamo atteso questo momento da lungo tempo. Muammar Gheddafi è stato ucciso"...da quanto tempo, vigliacco Mahmud ?) e fanno funzionare a pieno regime la caldaia dell’emozione popolare per la morte del mostro, ucciso dall’eroismo di baby-carnefici.
Così si usa in Occidente: Bin Laden collabora per anni con la CIA contro i sovietici, anche i Talebani vengono armati dalla CIA, Sadam Hussein dà una mano contro la rivoluzione khomenista di quei pretacci iraniani, Mubarak ha fatto bene il suo, come alleato (e almeno non può più parlare)...poi tutti diventano MOSTRI da archiviare con rapidità.
Ma il gioco si sta facendo più scaltro e più accelerato: gli alleati occidentali, illuminati sulla via del petrolio , non si perdono più ad ingaggiare decennali guerre contro lo spettro, evocato quotidianamente, del terrorismo, non si perdono ad inventare presupposte armi di sterminio di massa...ormai vanno per le spicce, 8-9 mesi max., senza mandati ONU".
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