Ci sono
solo quattro domande che contano nella vita, Don Octavio: Cosa è sacro? Di cosa è fatto lo spirito? Per cosa vale la pena vivere?
E per cosa vale la pena morire?... La risposta ad
ognuna è la stessa: solo l'amore.
Don Juan de Marco
Dici che ami il pollo e l'hai mangiato, dici che
ami il fiore e l'hai tagliato, dici che ami il gatto e l'hai castrato. Dici che
mi ami: sono preoccupato
Anonimo
L'amore è paziente,
è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si
comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non
s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con
la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni
cosa. L'amore non verrà mai meno. Le profezie
scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra
conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò
che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo
da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò
che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in
maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo
imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.
Lettera ai Corinzi (13: 4-10)
Tre cose
differenziano il vivere con l’anima di contro al vivere solamente con l’Io: la
capacità di sentire e apprendere modi nuovi, la tenacia per percorrere una
strada impervia, la pazienza di apprendere nel tempo l’amore profondo. L’Io, tuttavia, ha la tendenza naturale e la
propensione a evitare l’apprendimento. La pazienza non è una sua dote.
Clarissa Pinkola Estés, “Donne che corrono coi lupi”
Voi pensate che noi siamo degli spietati criminali. Ma noi uccidiamo
per amore, l’amore della nostra patria…Stiamo solo facendo della pulizia
etnica, nulla di più
Paramilitare serbo, 6 giugno
1999.
Per amore dell'
umanità, siate inumani!
Petizione rivoluzionaria alla Convenzione di Parigi.
In un romanzo vero
ci sono tre personaggi che vivono e agiscono. Possiamo chiamarli San Giorgio,
il Drago e la Principessa. Ogni
romanzo deve conoscere il duplice tema dell'amore e della battaglia. Ogni
romanzo deve avere tre personaggi: deve esserci una Principessa, l'oggetto da
amare; deve esserci il Drago, l'oggetto da combattere, e deve esserci san
Giorgio, che é il personaggio che ama e combatte. La nostra civiltà moderna
mostra molti sintomi di cinismo e decadenza, ma di tutti i segnali della
fragilità moderna e della mancanza di principi morali, non ce n'è nessuno così
superficiale o pericoloso come questo: che i filosofi di oggi abbiano
cominciato a dividere l'amore dalla guerra, e a collocarli in campi opposti.
Non c'è sintomo peggiore di quello che vede l'uomo, fosse pure Nietzsche,
affermare che dovremmo andare a combattere invece che amare. Non c'è sintomo
peggiore di quello che vede l'uomo, fosse pure Tolstoj, affermare che dovremmo amare
invece di andare a combattere. Una cosa implica l'altra. Una cosa implicava
l'altra nel vecchio romanzo e nella vecchia religione, che erano le due cose
permanenti dell'umanità. Non si può amare qualcosa senza voler combattere per
essa. Non si può combattere senza qualcosa per cui farlo. Amare qualcosa senza
desiderare di combattere per averla non é amore, ma lussuria.
G.K. Chesterton, “Una gioia antica e nuova : scritti su
Charles Dickens e la letteratura”
Ci riempiamo la bocca con la parola amore, però amiamo
rozzamente, narcisisticamente, in preda all’ansia, alla gelosia, alla
dipendenza, all’aggressività, alla devozione, al desiderio,
all’autocommiserazione ed all’invidia. Ci piace sapere che la persona che
amiamo dice in giro che ci appartiene, come se amore e possesso coincidessero; preferiamo
amare qualcuno finché la pensa come noi; uccidiamo per amor patrio.
Eppure, se non fosse per i mille modi, più o meno sgraziati
o fulgidi, con cui tentiamo di amarci l’un l’altro, non sarebbe possibile
attribuire alcun significato all’idea della dignità della persona, dell’inalienabilità
dei suoi diritti: sarebbero involucri vuoti.
Non sappiamo amare, ma cesseremmo di essere umani se
smettessimo di provarci. Qualcosa in noi, una saggezza più profonda ma non facilmente
accessibile, ci spinge nella direzione giusta, anche se procediamo a tentoni. C’è
speranza per noi.
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