Il Report from Iron
Mountain
("Rapporto Segreto da Iron Mountain sulla Possibilità e Desiderabilità
della Pace"), pubblicato dalla "Dial Press" nel 1967 a cura del
giornalista indipendente Leonard C. Lewin, ufficialmente classificato come
satira, ma solo 5 anni dopo la sua pubblicazione, non ha alcuna caratteristica
della satira. Non c’è nulla di swiftiano, di arguto, di ironico. E’ noioso,
burocratico, freddo, dettagliato e drammatico. John Kenneth Galbraith ha
garantito sulla sua autenticità, dichiarando di aver fatto parte del comitato
che l’ha redatto.
La sua veridicità è meno importante della logica (e "morale") sottesa.
Le sue conclusioni si possono sintetizzare come segue: una
società di pace è insostenibile perché la guerra fa parte del sistema economico
e dunque uno stato di guerra permanente è necessario per la stabilità economica
e sociale (crescita, consumo, sfogo per l’aggressività collettiva ed i
comportamenti anti-sociali, controllo demografico: come in un enorme potlatch).
Tra le raccomandazioni, la diffusione di notizie riguardanti forme di vita
aliene, l’allarmismo sull’inquinamento fuori controllo e una possibile
reintroduzione della schiavitù.
Le uniche alternative
praticabili, rispetto alla guerra:
(a) spese improduttive pari
all’ammontare richiesto dal budget militare (programma di welfare integrale;
missione spaziale finalizzata a obiettivi irraggiungibili; un sistema di
ispezioni per il disarmo permanente, ultra-elaborato e ritualizzato);
(b) una minaccia esterna
generalizzata (forza di polizia internazionale virtualmente onnipotente;
esplicita minaccia extraterrestre; inquinamento globale massiccio; invenzione
di forze ostili di altra natura [opzione giudicata promettente]);
(c) misure di controllo
capillare della società e un senso di minaccia personale (programmi modellati
sull’esempio dei Corpi di Pace oppure una forma di schiavitù moderna e
sofisticata [NB considerata un’opzione molto promettente e collegata alla voce:
“repressione etnica organizzata”] – pericolo dato dall’intenso inquinamento,
nuove religioni e mitologie, scontri tra gladiatori o cose analoghe);
(d) misure di contenimento
della demografia umana (programma integrale di eugenetica applicata); la
creazione di una missione sufficientemente motivante (una necessità impellente)
che giustifichi la ricerca scientifica su vasta scala (missioni spaziali,
welfare ed eugenetica).
Conclusioni: nessuna
delle alternative può sostituire la guerra, giudicata ripugnante e spiacevole,
ma più realistica di un pacifismo emotivo. La pace funziona nel breve ma è
destabilizzante nel lungo periodo.
Personalmente trovo che la logica retrostante a questo studio sia ripugnante ma descriva perfettamente la natura di una società governata da psicopatologiche, ossia dalla forma mentis degli psicopatici, la più seria minaccia alla pace nel mondo.
Qui la sintesi di Lewin
(inglese): http://www.hermes-press.com/lewin1.htm
Qui il testo integrale
(inglese):
Qui il testo integrale
(spagnolo):
Qui commenti di alcuni
lettori (inglese):
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