Ogni individuo ha
il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non
essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza
riguardo a frontiere.
Art. 19 della “Dichiarazione universale dei diritti umani”
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Art. 21 della Costituzione
“La legge punisce con un
anno di carcere e 45 mila euro di ammenda chi nega uno dei due genocidi
riconosciuti dalla legge francese (quello ebraico e, dal 2001, l'armeno)”:
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=160943
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=160943
Argomenti contro questa legge:
- Rendere illegale un’idea è
orwelliano;
- È controproducente perché suscita
il sospetto che si voglia difendere un interesse particolare ed occultare una
verità sconveniente;
- Priva l’opinione pubblica della
possibilità di ascoltare una pluralità di voci, impedisce la circolazione di
idee;
- Introduce dogmi e tabù
all’interno della storiografia;
- Rende concepibile il proposito di
stabilire per legge la verità dei fatti;
- Nega il dato di fatto che la
storiografia, per poter esistere, dev’essere revisionista. Lo storico cerca
nuove prove, formula nuove ipotesi, accantona teorie superate, non sottosta ad
un’unica verità imposta dall’alto;
- Nega la possibilità che si
possano commettere degli errori, nega il diritto di essere intellettualmente
disonesti (il che si potrebbe ritorcere contro i politici);
- Come si fa a stabilire un confine
tra opinione e falsità?
- Una democrazia che teme idee
diverse non ha futuro;
- Una società che tratta i suoi
cittadini come degli infanti che vanno protetti dalle “cattive influenze” e
decide per loro a quali idee possano essere esposti o meno non è democratica, è
autoritaria;
Ergo, la Francia, ufficialmente, non è più una democrazia.
1 commento:
Buongiorno. Leggo solo ora il tuo post, che condivido pienamente. Quello che mi ha stupito di questa legge è il silenzio con cui è stata accolta, la totale assenza di dibattito. Personalmente la trovo folle e pericolosa. Ho postato anch'io qualcosa in merito sul mio blog (curiosamente lo stesso giorno) e poi ho sollecitato un dibattito fra i miei contatti in Facebook. Ho dovuto costatare che la parola genocidio ha delle implicazioni emotive tali che impediscono di vedere l'assurdità illiberale della legge. L'atteggiamento prevalente è stato: sì ok, ma quando ci vuole ci vuole.
Qui il link, se vuoi dare un'occhiata: http://mauropoggi.wordpress.com/tag/genocidio-armeno/
Non avevo notato che il provvedimento si applica ai due genocidi legalmente (!) riconosciuti. Bene: potremo liberamente continuare a negare quelli perpetrati nelle due Americhe, o quello in corso da 60 anni in Palestina.
Mauro Poggi
Posta un commento