martedì 24 gennaio 2012

La Francia non è più una democrazia - la legge che proibisce il negazionismo





Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Art. 19 della “Dichiarazione universale dei diritti umani”

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Art. 21 della Costituzione

“La legge punisce con un anno di carcere e 45 mila euro di ammenda chi nega uno dei due genocidi riconosciuti dalla legge francese (quello ebraico e, dal 2001, l'armeno)”:
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=160943

Argomenti contro questa legge:

-   Rendere illegale un’idea è orwelliano;
-   È controproducente perché suscita il sospetto che si voglia difendere un interesse particolare ed occultare una verità sconveniente;
-   Priva l’opinione pubblica della possibilità di ascoltare una pluralità di voci, impedisce la circolazione di idee;
-   Introduce dogmi e tabù all’interno della storiografia;
-   Rende concepibile il proposito di stabilire per legge la verità dei fatti;
-   Nega il dato di fatto che la storiografia, per poter esistere, dev’essere revisionista. Lo storico cerca nuove prove, formula nuove ipotesi, accantona teorie superate, non sottosta ad un’unica verità imposta dall’alto;
-   Nega la possibilità che si possano commettere degli errori, nega il diritto di essere intellettualmente disonesti (il che si potrebbe ritorcere contro i politici);
-   Come si fa a stabilire un confine tra opinione e falsità?
-   Una democrazia che teme idee diverse non ha futuro;
-   Una società che tratta i suoi cittadini come degli infanti che vanno protetti dalle “cattive influenze” e decide per loro a quali idee possano essere esposti o meno non è democratica, è autoritaria;

Ergo, la Francia, ufficialmente, non è più una democrazia.

1 commento:

Mauro Poggi ha detto...

Buongiorno. Leggo solo ora il tuo post, che condivido pienamente. Quello che mi ha stupito di questa legge è il silenzio con cui è stata accolta, la totale assenza di dibattito. Personalmente la trovo folle e pericolosa. Ho postato anch'io qualcosa in merito sul mio blog (curiosamente lo stesso giorno) e poi ho sollecitato un dibattito fra i miei contatti in Facebook. Ho dovuto costatare che la parola genocidio ha delle implicazioni emotive tali che impediscono di vedere l'assurdità illiberale della legge. L'atteggiamento prevalente è stato: sì ok, ma quando ci vuole ci vuole.
Qui il link, se vuoi dare un'occhiata: http://mauropoggi.wordpress.com/tag/genocidio-armeno/
Non avevo notato che il provvedimento si applica ai due genocidi legalmente (!) riconosciuti. Bene: potremo liberamente continuare a negare quelli perpetrati nelle due Americhe, o quello in corso da 60 anni in Palestina.
Mauro Poggi