Sono contento che Mario del
Pero abbia scritto questo articolo
e condivido il commento di
Franz Libero Bonomo.
Penso che Del Pero sia fin
troppo generoso nei confronti del suo oggetto di studio, forse abbagliato dall’ammirazione
per una civiltà che ha segnato nel bene e nel male la storia del mondo per
oltre un secolo. Purtroppo i padri fondatori si vergognerebbero della loro
figlia, che da modello per il mondo è diventata uno squalo pronto ad intimidire
e fare a pezzi chiunque interferisca con le sue brame.
Questa è l’idea che mi sono
fatto io in questi ultimi anni della parabola statunitense.
Le maggiori potenze asiatiche
stanno prendendo le distanze dal dollaro e si profila, sempre più incombente, l’incubo
dell’attacco preventivo (e suicida) israeliano:
Una guerra che,
inevitabilmente, degenererà in un conflitto globale:
E che gli Stati Uniti non si
possono permettere:
Né le cose migliorerebbero,
anche se si optasse per le vie di pace:
Lo hanno capito gli immigrati
latinoamericani, che stanno prendendo la via del ritorno verso le loro
rispettive patrie: "È finito l'esodo dei messicani negli Stati Uniti. Si è
ridotta a un rigagnolo l'immigrazione che per un secolo ha plasmato la
geografia etnica di molti Stati di confine come California, Arizona, Texas, ma
anche di grandi metropoli come New York. È sceso ai minimi storici dagli anni
Settanta il numero di ingressi, mentre molti Messicani tornano nel loro Paese.
Il cambiamento si riflette anche negli arresti alla frontiera: solo 300mila
clandestini fermati, mentre erano 1 milione e 600mila nel 2000" [Federico
Rampini, "L'esodo interrotto dei Messicani, La Repubblica, 6 dicembre
2011]
Tutto questo mentre negli
Stati Uniti si proseguono le sperimentazioni per creare guerrieri perfetti,
ossia per rendere psicopatici degli esseri umani normali:
Si autorizza l’assassinio di
scienziati stranieri (da parte del Mossad?) con azioni che, se compiute da
potenze straniere ai danni di scienziati americani, sarebbero condannate come
terroristiche:
Si invadono nazioni per
espostare la democrazia e i diritti umani:
Si formulano progetti di legge
e si promulgano leggi a dir poco discutibili:
Faccio fatica ad immaginare
che gli Stati Uniti, così indeboliti e radicalizzati, possano subire una sorte
diversa da quella del bullo che le riceve di santa ragione da una coalizione di
vittime determinate a vendicarsi una volta per tutte. Democrazia e diritti
umani saranno esportati negli Stati Uniti a suon di bombe, come l’America ha
fatto per decenni.
Per tutte queste ragioni, non ritengo sia corretto
parlare di “tornante” e di “parziale alterazione” della natura e delle
caratteristiche dell’egemonia statunitense. Penso invece che tra 2012 e 2014
assisteremo al crollo fragoroso dell’impero anglo-americano e l’Europa è
schierata con i perdenti. Saranno tempi interessanti.
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