All’improvviso è lì, l’ospite
di un altro mondo. Potrebbe venire tra mille anni, o anche domani. Che cosa
faremo allora? Come ci proteggeremo da noi stessi, se assumerà ancora una volta
la forma di un essere umano – uno che ovviamente non rassomiglierà per nulla ad
Hitler, ma che potrebbe ad esempio essere calvo, con una lunga barba ed una
voce paterna? Oppure giovane e in forma, dall’aspetto sveglio ed irresistibile?
[…]. Sedurrà la gente dalla testa ai piedi, come fece Hitler, e non solo la
testa come fa il marxismo, o la pancia come fa il capitalismo. Gli crederanno,
come credono in un dio, e saranno disposti a morire per lui, al fianco delle
sue vittime, sentendosi finalmente vivi.
Harry Mulisch, “Criminal
Case 40/61, the Trial of Adolf Eichmann - An Eyewitness Account”, 2005, pp.
149-150.
L’hanno fatto in passato e
probabilmente lo rifaranno anche in futuro.
Robert Servatius, avvocato
difensore di Adolf Eichmann.
Chi ha amici negli Stati
Uniti farebbe meglio a prendere coscienza di quel che sta accadendo in quel
paese ed avvertirli - se già non se ne sono accorti per conto loro -, prima che sia troppo tardi.
Nel giugno del 2010, il senatore
israelo-americano Joseph Lieberman – ex candidato alla vicepresidenza
degli Stati Uniti – ed il senatore Scott Brown hanno presentato una proposta di
legge – Terrorist Expatriation Act, S.3327, HR 5237 – che priverebbe della cittadinanza americana chiunque sia SOSPETTATO di
appoggiare il terrorismo o una nazione in guerra con gli Stati Uniti, senza
potersi avvalere del giusto processo e delle altre forme di tutela specificate
dalla Costituzione (cf. Miranda: l’insieme dei diritti costituzionali di
cui si viene informati al momento dell'arresto nel diritto statunitense). Questo disegno di legge è motivato, così si sostiene, dalla necessità di impedire a
cittadini come Faisal Shahzad, l’aspirante terrorista di Times Square, di
fruire della protezione delle leggi americane, essendo un traditore. A parte il
fatto che la possibilità di togliere la nazionalità escludendo un cittadino dei
suoi diritti svuoterebbe di ogni significato lo stato di diritto e i principi
sanciti dalla Costituzione Americana, la proposta di legge è così
generica che potrebbe essere applicabile a migliaia di cittadini sospettati di
“legami” con gruppi terroristici o nazioni ostili, che scomparirebbero
letteralmente in una rete di centri di detenzione militare, senza che i loro
avvocati possano rintracciarli e difenderli. Sarebbe la prosecuzione
delle logica adottata in passato, quando migliaia di cittadini di origine
giapponese, italiana e tedesca furono internati per il tutto il corso della
guerra, violando la Costituzione:
È incredibile che Joe
Lieberman non si renda conto che una tale normativa, un giorno non troppo
lontano, potrebbe giustificare la detenzione di decine, forse centinaia
di migliaia di cittadini americani di religione ebraica, o ex coscritti
nell’esercito israeliano, o titolari della doppia cittadinanza
israelo-americana, come appunto lui. È semplicemente un perfetto idiota
oppure è il più spregevole traditore del “suo” popolo?
*****
A questa minacciosa
proposta di legge si aggiunge quella promossa dal senatore John McCain,
già candidato alla presidenza degli Stati Uniti e sconfitto da Obama,
presentata assieme al recidivo Joseph Lieberman e al senatore James
Inhofe, uno dei più influenti membri di questo movimento elitario
cripto-fascista che sta per prendere il potere negli Stati Uniti:
La proposta S.3081 del 4
marzo – “Enemy Belligerent Interrogation, Detention, and Prosecution Act” – annullerebbe
l’habeas corpus (la fondamentale tutela da un arresto illegittimo) agli
Americani considerati “nemici belligeranti” (enemy combatants), in
teoria, vista la vaghezza e quindi l’interpretabilità del testo, anche solo per
aver apprezzato azioni di natura bellica contrarie agli interessi americani.
Questi cittadini non avrebbero diritto ad un avvocato o a un giusto processo e
sarebbero sottoposti a detenzione a tempo indeterminato in un centro di
internamento militare. Queste due proposte, assieme al Patriot Act
(prolungato quest’anno da Obama)
ed al Military Commissions Act
del 2006, fanno a pezzi la Bill of Rights americana allo stesso modo in cui la
legislazione nazista preparava la strada ai campi di concentramento per i
nemici del Terzo Reich. Nessuno, a quel tempo, immaginava che cosa sarebbe
avvenuto in seguito, allo stesso modo in cui quasi nessuno, al giorno d’oggi,
potrebbe immaginarsi che il destino degli Stati Uniti sia quello di
trasformarsi in una tirannia che incarcera arbitrariamente migliaia di
cittadini e li fa processare da tribunali militari per aver osato opporsi alle
politiche statunitensi. Questa incapacità anche solo di concepire un tale
sviluppo è essenzialmente dovuta ad ignoranza o attenzione selettiva. Entro
la fine del 2012 ci saranno tutte le precondizioni per una svolta autoritaria
negli Stati Uniti:
Sarà sufficiente un nuovo
11 settembre:
Ed una rappresaglia contro
l’Iran
Il resto verrà da sé: guerra
totale e arresti di massa senza alcun processo e con detenzione a tempo
indeterminato di dimostranti contro la guerra, considerati automaticamente come
colpevoli di collusione con i nemici (Iran, Russia, Venezuela, ecc.) e di alto
tradimento.
I due disegni di legge, che
hanno incontrato il favore di Hillary Clinton, se convertiti in legge,
conferirebbero al presidente degli Stati Uniti poteri straordinari,
pressoché dittatoriali – incluso l’uso di tribunali militari, che non sono
autorizzati a giudicare cittadini americani, finché a questi ultimi non viene
tolta la cittadinanza – che si sommerebbero a quelli già previsti in seguito
all’11 settembre. Nessun cittadino americano che dissentisse dalle decisioni
del governo potrebbe dirsi al sicuro. Con il Patriot Act serviva una giusta
causa, ora sarebbe sufficiente il mero sospetto, ossia l’insinuazione, un
castello accusatorio fittizio fondato su un’arbitraria definizione di
affiliazione ad un’organizzazione terroristica, che nessuna procedura
processuale civile potrebbe smontare. Lo stesso Patriot Act, la cui bozza
conteneva misure analoghe a quelle proposte da Lieberman ma che, alla fine,
molto saggiamente, non furono approvate, fino al 2009 aveva già portato all’incarcerazione
di oltre 200 passeggeri aerei per “cattive maniere”:
*****
Oltre all’inutilità di
proposte di legge avversate perfino dall’FBI (!), che non servirebbero a
vincere la Guerra al Terrore ma solo ad introdurre la tortura e i campi di
concentramento, come nel Cile di Pinochet e nell’Argentina di Videla (dittature che godettero dell’approvazione degli Stati Uniti), la
dimostrazione più lampante che è in corso un’involuzione anti-democratica negli
Stati Uniti è data dal comportamento dell’ACLU (American Civil Liberties
Union). Essa ha promosso una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica
americana mirata a fare pressioni sul Senato affinché fossero approvati gli
emendamenti SA 1112 e SA 1113 al contestatissimo disegno di legge S.1867 (“New
National Defense Authorization Act”), sempre in materia di sicurezza interna,
sostenendo che questi emendamenti, proposti da Mark Udall, senatore
democratico molto sensibile alle richieste dell’industria militare
statunitense, avrebbero mitigato il potenziale liberticida della legge. Gli
emendamenti erano appoggiati anche dall’amministrazione Obama.
La verità è che le sezioni
1031 e 1032 del suddetto disegno di legge lo rendevano inapplicabile ai
cittadini americani – “The requirement to detain a person in military custody
under this section does not extend to citizens of the United States”/ “The requirement to detain
a person in military custody under this section does not extend to a lawful
resident alien of the United States” – mentre gli emendamenti consentirebbero di includere tutti i cittadini
americani in un eventuale programma di detenzione militare. Udall è
stato battuto ma quel che conta è che, poiché è impossibile che dei giuristi
specializzati come quelli della ACLU e dell’amministrazione Obama possano non
aver letto o non aver compreso le implicazioni di questi emendamenti, l’unica
conclusione plausibile è che l’obiettivo luciferino fosse quello di
manipolare i cittadini americani spingendoli a pretendere di poter perdere i
propri diritti costituzionali.
In altre parole, la ACLU è stata
infiltrata ed è ora controllata da agenti intenti ad implementare un disegno
autoritario, come Mark Udall, presumibilmente per conto di forze oscure
come queste:
La manovalanza sta già
facendo pratica:
Gli sfidanti repubblicani
di Obama sono sostenitori della legittimità della tortura:
E il fatto che il governo
americano abbia avallato la proposta di Udall e i disegni di leggi di Lieberman
e di McCain dovrebbe aprire gli occhi a tutti: dobbiamo prepararci al peggio!
Obama non ha chiuso il
campo di concentramento di Guantánamo Bay, come aveva ripetutamente promesso di
voler fare, non ha bloccato le deportazioni illegali (extraordinary
renditions), non ha soppresso i tribunali militari speciali istituiti da
Bush, ha esteso la rete globale di prigioni segrete americane e la sua
amministrazione è stata ancora più ostile all’habeas corpus della Bush-Cheney.
“Guardatevi dai falsi
profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai
loro frutti li riconoscerete” (Matteo 7, 15).
Obama è una persona
malvagia, o un burattino. In entrambi i casi è pericoloso.
CONSIGLIATE AI VOSTRI AMICI
STATUNITENSI DISSENZIENTI DI LASCIARE IL PAESE FINCHÉ È POSSIBILE FARLO!
FONTI
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