martedì 13 dicembre 2011

Lo slittamento giuridico verso il Quarto Reich - A che gioco sta giocando Obama?




All’improvviso è lì, l’ospite di un altro mondo. Potrebbe venire tra mille anni, o anche domani. Che cosa faremo allora? Come ci proteggeremo da noi stessi, se assumerà ancora una volta la forma di un essere umano – uno che ovviamente non rassomiglierà per nulla ad Hitler, ma che potrebbe ad esempio essere calvo, con una lunga barba ed una voce paterna? Oppure giovane e in forma, dall’aspetto sveglio ed irresistibile? […]. Sedurrà la gente dalla testa ai piedi, come fece Hitler, e non solo la testa come fa il marxismo, o la pancia come fa il capitalismo. Gli crederanno, come credono in un dio, e saranno disposti a morire per lui, al fianco delle sue vittime, sentendosi finalmente vivi.
Harry Mulisch, “Criminal Case 40/61, the Trial of Adolf Eichmann - An Eyewitness Account”, 2005, pp. 149-150.

L’hanno fatto in passato e probabilmente lo rifaranno anche in futuro.
Robert Servatius, avvocato difensore di Adolf Eichmann.

Chi ha amici negli Stati Uniti farebbe meglio a prendere coscienza di quel che sta accadendo in quel paese ed avvertirli - se già non se ne sono accorti per conto loro -, prima che sia troppo tardi.

Nel giugno del 2010, il senatore israelo-americano Joseph Lieberman – ex candidato alla vicepresidenza degli Stati Uniti – ed il senatore Scott Brown hanno presentato una proposta di legge – Terrorist Expatriation Act, S.3327, HR 5237 – che priverebbe della cittadinanza americana chiunque sia SOSPETTATO di appoggiare il terrorismo o una nazione in guerra con gli Stati Uniti, senza potersi avvalere del giusto processo e delle altre forme di tutela specificate dalla Costituzione (cf. Miranda: l’insieme dei diritti costituzionali di cui si viene informati al momento dell'arresto nel diritto statunitense). Questo disegno di legge è motivato, così si sostiene, dalla necessità di impedire a cittadini come Faisal Shahzad, l’aspirante terrorista di Times Square, di fruire della protezione delle leggi americane, essendo un traditore. A parte il fatto che la possibilità di togliere la nazionalità escludendo un cittadino dei suoi diritti svuoterebbe di ogni significato lo stato di diritto e i principi sanciti dalla Costituzione Americana, la proposta di legge è così generica che potrebbe essere applicabile a migliaia di cittadini sospettati di “legami” con gruppi terroristici o nazioni ostili, che scomparirebbero letteralmente in una rete di centri di detenzione militare, senza che i loro avvocati possano rintracciarli e difenderli. Sarebbe la prosecuzione delle logica adottata in passato, quando migliaia di cittadini di origine giapponese, italiana e tedesca furono internati per il tutto il corso della guerra, violando la Costituzione:
È incredibile che Joe Lieberman non si renda conto che una tale normativa, un giorno non troppo lontano, potrebbe giustificare la detenzione di decine, forse centinaia di migliaia di cittadini americani di religione ebraica, o ex coscritti nell’esercito israeliano, o titolari della doppia cittadinanza israelo-americana, come appunto lui. È semplicemente un perfetto idiota oppure è il più spregevole traditore del “suo” popolo?
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A questa minacciosa proposta di legge si aggiunge quella promossa dal senatore John McCain, già candidato alla presidenza degli Stati Uniti e sconfitto da Obama, presentata assieme al recidivo Joseph Lieberman e al senatore James Inhofe, uno dei più influenti membri di questo movimento elitario cripto-fascista che sta per prendere il potere negli Stati Uniti:
La proposta S.3081 del 4 marzo – “Enemy Belligerent Interrogation, Detention, and Prosecution Act” – annullerebbe l’habeas corpus (la fondamentale tutela da un arresto illegittimo) agli Americani considerati “nemici belligeranti” (enemy combatants), in teoria, vista la vaghezza e quindi l’interpretabilità del testo, anche solo per aver apprezzato azioni di natura bellica contrarie agli interessi americani. Questi cittadini non avrebbero diritto ad un avvocato o a un giusto processo e sarebbero sottoposti a detenzione a tempo indeterminato in un centro di internamento militare. Queste due proposte, assieme al Patriot Act (prolungato quest’anno da Obama
ed al Military Commissions Act del 2006, fanno a pezzi la Bill of Rights americana allo stesso modo in cui la legislazione nazista preparava la strada ai campi di concentramento per i nemici del Terzo Reich. Nessuno, a quel tempo, immaginava che cosa sarebbe avvenuto in seguito, allo stesso modo in cui quasi nessuno, al giorno d’oggi, potrebbe immaginarsi che il destino degli Stati Uniti sia quello di trasformarsi in una tirannia che incarcera arbitrariamente migliaia di cittadini e li fa processare da tribunali militari per aver osato opporsi alle politiche statunitensi. Questa incapacità anche solo di concepire un tale sviluppo è essenzialmente dovuta ad ignoranza o attenzione selettiva. Entro la fine del 2012 ci saranno tutte le precondizioni per una svolta autoritaria negli Stati Uniti:
Sarà sufficiente un nuovo 11 settembre:
Ed una rappresaglia contro l’Iran
Il resto verrà da sé: guerra totale e arresti di massa senza alcun processo e con detenzione a tempo indeterminato di dimostranti contro la guerra, considerati automaticamente come colpevoli di collusione con i nemici (Iran, Russia, Venezuela, ecc.) e di alto tradimento.
I due disegni di legge, che hanno incontrato il favore di Hillary Clinton, se convertiti in legge, conferirebbero al presidente degli Stati Uniti poteri straordinari, pressoché dittatoriali – incluso l’uso di tribunali militari, che non sono autorizzati a giudicare cittadini americani, finché a questi ultimi non viene tolta la cittadinanza – che si sommerebbero a quelli già previsti in seguito all’11 settembre. Nessun cittadino americano che dissentisse dalle decisioni del governo potrebbe dirsi al sicuro. Con il Patriot Act serviva una giusta causa, ora sarebbe sufficiente il mero sospetto, ossia l’insinuazione, un castello accusatorio fittizio fondato su un’arbitraria definizione di affiliazione ad un’organizzazione terroristica, che nessuna procedura processuale civile potrebbe smontare. Lo stesso Patriot Act, la cui bozza conteneva misure analoghe a quelle proposte da Lieberman ma che, alla fine, molto saggiamente, non furono approvate, fino al 2009 aveva già portato all’incarcerazione di oltre 200 passeggeri aerei per “cattive maniere”:
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Oltre all’inutilità di proposte di legge avversate perfino dall’FBI (!), che non servirebbero a vincere la Guerra al Terrore ma solo ad introdurre la tortura e i campi di concentramento, come nel Cile di Pinochet e nell’Argentina di Videla (dittature che godettero dell’approvazione degli Stati Uniti), la dimostrazione più lampante che è in corso un’involuzione anti-democratica negli Stati Uniti è data dal comportamento dell’ACLU (American Civil Liberties Union). Essa ha promosso una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica americana mirata a fare pressioni sul Senato affinché fossero approvati gli emendamenti SA 1112 e SA 1113 al contestatissimo disegno di legge S.1867 (“New National Defense Authorization Act”), sempre in materia di sicurezza interna, sostenendo che questi emendamenti, proposti da Mark Udall, senatore democratico molto sensibile alle richieste dell’industria militare statunitense, avrebbero mitigato il potenziale liberticida della legge. Gli emendamenti erano appoggiati anche dall’amministrazione Obama.
La verità è che le sezioni 1031 e 1032 del suddetto disegno di legge lo rendevano inapplicabile ai cittadini americani – “The requirement to detain a person in military custody under this section does not extend to citizens of the United States”/ “The requirement to detain a person in military custody under this section does not extend to a lawful resident alien of the United States” – mentre gli emendamenti consentirebbero di includere tutti i cittadini americani in un eventuale programma di detenzione militare. Udall è stato battuto ma quel che conta è che, poiché è impossibile che dei giuristi specializzati come quelli della ACLU e dell’amministrazione Obama possano non aver letto o non aver compreso le implicazioni di questi emendamenti, l’unica conclusione plausibile è che l’obiettivo luciferino fosse quello di manipolare i cittadini americani spingendoli a pretendere di poter perdere i propri diritti costituzionali
In altre parole, la ACLU è stata infiltrata ed è ora controllata da agenti intenti ad implementare un disegno autoritario, come Mark Udall, presumibilmente per conto di forze oscure come queste:
La manovalanza sta già facendo pratica:
Gli sfidanti repubblicani di Obama sono sostenitori della legittimità della tortura:
E il fatto che il governo americano abbia avallato la proposta di Udall e i disegni di leggi di Lieberman e di McCain dovrebbe aprire gli occhi a tutti: dobbiamo prepararci al peggio!
Obama non ha chiuso il campo di concentramento di Guantánamo Bay, come aveva ripetutamente promesso di voler fare, non ha bloccato le deportazioni illegali (extraordinary renditions), non ha soppresso i tribunali militari speciali istituiti da Bush, ha esteso la rete globale di prigioni segrete americane e la sua amministrazione è stata ancora più ostile all’habeas corpus della Bush-Cheney.
Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete” (Matteo 7, 15). 
Obama è una persona malvagia, o un burattino. In entrambi i casi è pericoloso.
CONSIGLIATE AI VOSTRI AMICI STATUNITENSI DISSENZIENTI DI LASCIARE IL PAESE FINCHÉ È POSSIBILE FARLO!  

FONTI

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