Nel mondo degli affari,
l’unico obiettivo, a qualsiasi costo, è il guadagno. Il serpente dello
stregone, nella favola, divorava tutti gli altri serpenti; il nostro serpente magico oggi è
far quattrini, ormai unico padrone del campo. La classe migliore che possiamo
esibire è altro che una plebaglia ben vestita di speculatori volgari. È vero
peraltro che dietro questa fantastica farsa, rappresentata sulla scena visibile
della società, si scopriranno cose solide e fatiche meravigliose che esistono
per ora allo stato rozzo e si muovono dietro le quinte per farsi avanti e presentarsi
quando sarà il momento. Nondimeno, le verità sono terribili. Io dico che la
nostra democrazia del Nuovo Mondo, per quanti successi abbia avuto nel
sollevare le masse dalla loro degradazione, nello sviluppo materialistico,
nella produzione e in certa molto ingannevole e superficiale intellettualità
popolare, è oggi come oggi un fallimento quasi completo nei suoi aspetti
sociali e in tutti i risultati più grandi, quelli religiosi, morali, letterari
e estetici. Invano marciamo a passi mai visti verso un impero tanto colossale
da oscurare quelli dell’antichità, l’impero di Alessandro e le più audaci
conquiste di Roma. Invano ci siamo annessi il Texas, la California, l’Alaska, e
ci spingiamo a Nord verso il Canada, a Sud verso Cuba. È come se fossimo in
qualche modo dotati di un corpo vasto e sempre meglio equipaggiato, ma cui
fosse rimasto solo un poco, o niente affatto anima.
Walt Whitman, “Prospettive
democratiche”, 1871
Il famoso Calendario
Maya profetizza grandi trasformazioni a partire dalla fine del 2012, ossia
entro circa un anno. Ha poco senso prendere sul serio delle previsioni
fatte secoli addietro da un popolo che non seppe anticipare la propria
estinzione. Il futuro non è una strada già segnata, sebbene alcune
costellazioni di possibilità possano essere più concrete di altre, specialmente
se volontà sufficientemente forti hanno interesse a farle avverare. Sembra che
queste Volontà abbiano deciso che il capitalismo ormai è superfluo e bisogna
disfarsene, eliminando gli ultimi barlumi di libero mercato (il capitalismo è
oligopolistico e detesta il libero mercato) ed accentrando ulteriormente il
potere politico-finanziario, già peraltro nelle mani di pochi:
Tra il 2008 ed il 2010, 30
multinazionali americane hanno speso più soldi per influenzare il Congresso
di quelli che hanno pagato in tasse, nell’ordine di 400mila dollari al
giorno, inclusi i giorni festivi:
Recentemente è emerso che il
Ministero delle Finanze irlandese ha pagato i Rothschild la bellezza di 6
milioni e 200mila euro per una consulenza sulla crisi - come se un
amministratore condominiale pagasse un ladro per convincerlo a rubare nel suo
condominio:
Sembra incredibile che,
stando così le cose, la gente si sia lasciata convincere a credere alla favola
delle cicale nordiche e delle formiche meridionali, quando dovrebbe essere
evidente che le vere cicale sono speculatori transnazionali e le formiche
sono i lavoratori del nord e del sud che se lo sono preso laddove non batte
il sole: il flusso di soldi dal nord al sud non è mai passato per le loro mani,
non l’hanno mai visto. Le cicale del nord l’hanno preso alle formiche del nord
per darlo alle cicale del sud che l’hanno poi rigirato alle cicale del nord,
non senza aver prelevato dalle formiche del sud. I politici del nord e del sud
hanno oliato gli ingranaggi ed hanno consentito che la narrazione ufficiale
contrapponesse le formiche del nord a quelle del sud (divide et impera):
Purtroppo siamo solo
agli inizi ed il peggio deve ancora arrivare. Naturalmente questa tremenda
verità viene tenuta gelosamente nascosta perché se la gente perdesse la
speranza in un futuro migliore non avrebbe più nulla da perdere e farebbe la
rivoluzione.
I Coreani del Nord
che hanno visitato la Corea del Sud sono rimasti scioccati nello scoprire che
quel che pensavano fosse democrazia non lo era: fino a quel momento non avevano
potuto mettere a confronto la loro società con altre società e quindi non si
erano resi conti di vivere in una tirannia tra le più mostruose della storia. Se
i cittadini delle nostre “democrazie” potessero vedere come funziona
un’autentica democrazia si rivolterebbero in massa. È quel che comunque
presumo faranno con l’arrivo della bella stagione del 2012 e mi dispiace che le
cose debbano finire così, perché usare la violenza contro il potere
significa giocare fuori casa. La rivoluzione ci sarà, e sarà
manovrata pure quella – attraverso il Terrore Rivoluzionario –
per completare il processo di accentramento e dare il colpo di grazia ad una
democrazia che è già un’oligarchia. Questo esito può essere evitato
diffondendo conoscenza e consapevolezza ed un sincero amore per le istituzioni
democratiche, per lo spirito della democrazia, il cui significato va ben al di
là dell’accidente della creatività umana:
In primo luogo, bisogna
capire che il capitalismo sta tirando gli ultimi.
Anche la Cina, la
locomotiva del mondo, è sull’orlo del precipizio:
Il Regno Unito è
virtualmente spacciato:
Il più recente G20 ha
compilato una lista delle 29 banche che sono così importanti per il sistema
creditizio globale da non poter essere lasciate fallire (“too big to fail”). Qualche
giorno fa il rating Fitch di otto di queste superbanche è stato abbassato:
L’economia mondiale sta
rallentando, l’eurozona è stremata, precondizione indispensabile per poter
arrivare agli Stati Uniti d’Europa:
I debiti pubblici sono
inestinguibili, una
seria regolamentazione del sistema bancario-finanziario è stata prorogata a
data da destinarsi; il mercato dei titoli tossici è più che mai fiorente,
se possibile ancora più pericoloso del periodo che ha preceduto l’inizio della
crisi nel 2008 e quindi preannuncia ulteriori disastri; le guerre si
susseguono o addirittura accavallano, le valute si indeboliscono, le
grandi potenze si sono rimesse sul cammino dell’escalation degli armamenti,
le popolazioni di tutto il mondo sono in fermento, sempre più indocili. I primi
ministri riottosi o impresentabili vengono rimpiazzati d’imperio da tecnocrati.
Il settore finanziario attacca le nazioni più vulnerabili quando le
decisioni politiche non piacciono alle banche creditrici o non sostengono con
soldi pubblici le banche debitrici.
La Francia sta per perdere
la tripla A e
anche la tripla A tedesca è a rischio, perché la Germania sarà
costretta a ricapitalizzare le proprie banche indebitate ed insolventi,
cosa che finora ha evitato di fare, e il suo debito pubblico è perciò destinato
a crescere. Il che significa che farà fatica a contribuire al bail-out europeo.
Le banche sono allo stremo e molti titolari di conti correnti inglesi,
irlandesi, portoghesi e greci hanno cominciato la diaspora dalle loro banche,
nel silenzio dei media, istruiti a dovere su cosa sia opportuno pubblicizzare e
cosa debba essere nascosto.
Continuando ad ipotecarsi a
vicenda i rispettivi bond europei per creare liquidità (fittizia), le banche
hanno creato una bolla che, una volta esplosa, produrrà un effetto domino,
amplificato a tutti i settori dell’economia – a partire da quello assicurativo
– dalla concatenazione e dall’interconnessione globale tra i compartimenti
economici. La
gente non avrà neppure il tempo di ritirare i propri risparmi.
I debiti sono ormai
inesigibili: non si possono pagare i debiti contraendo altri debiti se non c’è
una crescita economica sostenuta e la prospettiva è quella di una
recessione, anche e soprattutto a causa delle misure draconiane prese dai
governi europei.
Questa crisi generata sta
spazzando via lo stato sociale e la democrazia dall’Europa, dopo che la
socialdemocrazia si è suicidata proprio quando aveva sconfitto il comunismo e
poteva governare la nuova Europa – Blair è stato assunto da JP Morgan,
Schroeder da Gazprom, D’Alema ha lodato Opus Dei e per anni si è rifiutato di dire
alcunché di sinistra, la sinistra francese ha proposto solo candidati perdenti in
partenza e Zapatero ha lasciato che la bolla spagnola seguisse il suo corso
mentre celebrava la sua apertura mentale. Queste persone sono
responsabili di aver completato la svolta neo-liberista dei loro rispettivi
partiti, ingannando i propri elettori.
Si può legittimamente
pensare ad un complotto, oppure osservare che se ci fosse stato un complotto
i risultati non sarebbero stati comunque sensibilmente diversi. Così come
certi giornalisti non sarebbero al loro posto se non la pensassero in un certo
modo, se facessero certe domande scomode, se pretendessero di fare certe
inchieste. La società contemporanea è governata dalla conformocrazia del
politicamente corretto e dell’anticomplottismo, non dalla meritocrazia. Ciò
rende superflua l’istituzione di un regime autoritario. Quando l’illusione
della libertà diventerà troppo costosa da mantenere, la cortina fumogena si
interromperà, il guanto di velluto sarà dismesso e la gente vedrà la realtà del
potere dietro le quinte ed il suo piano: dissanguare la società senza però
ucciderla.
Il problema dei vampiri,
come di tanti parassiti, è che la loro voracità è tale che finiscono per
uccidere le loro prede, ossia le loro fonti di sostentamento. Quando ci si
chiede che vantaggio ci possa essere in un’apocalisse bancaria non si tiene
conto della forma mentis di chi è giunto al potere in questi ultimi decenni che
è quella dello scorpione che uccide la rana che lo traghetta al di là del
corso d’acqua (Esopo) o del contadino che uccide la gallina dalle uova d’oro perché non
vuole aspettare (Esopo):
Le loro azioni indicano che
non sono persone come le altre; non sono semplicemente spietati, sono
sociopatici o psicopatici e quindi non hanno alcuna inibizione di
carattere morale, men che meno in un contesto socioculturale che premia il
comportamento di chi dimostra di non avere compassione e di essere interessato
solo a prevalere a qualunque costo, sulla pelle altrui. Non hanno
alcuna colpa per questa loro malaugurata condizione che li condanna a
perseguire il profitto personale a spese di tutti gli altri, anche quando
questo comporta la loro stessa rovina. Si fermeranno solo quando qualcuno li
costringerà a farlo. Hanno un’anomala concezione del denaro: per loro è solo un
mezzo per controllare e manipolare il prossimo. Sono dei pensatori sofisticati,
che amano la complessità ed i paradossi, adorano i rischi e sono disposti a
mettere in gioco tutto quanto, pur di impadronirsi dell’intera posta. Questo è,
naturalmente, il loro tallone d’Achille. Invece si avvantaggiano del
silenzio delle persone di buona volontà che non denunciano l’iniquità e non
prendono una posizione netta contro chi le perpetra, per viltà e perché
preferiscono ignorare quel che sta succedendo, qualcosa che 10 anni fa sarebbe
sembrato impensabile ed invece adesso è realtà. E questo qualcosa è il
suicidio assistito del capitalismo e della democrazia e la soppressione del
sistema monetario:
Gli psicopatici/sociopatici
si sentono così sicuri di sé da sopravvalutarsi, ma è percepibile la loro
ansia, sono nervosi, forse alcuni sono pure disperati e quindi commetteranno
sicuramente degli errori. L’eccesso di avidità e brama di potere li porterà
alla rovina, come i Proci, e le persone di buona volontà dovranno unirsi e
scoprire in sé la sagacia, la perseveranza, il coraggio ed anche l’umiltà di
Ulisse/Odisseo:
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